l'intervista
- 11/10/2001
Rossi: "Biaggi, l'avversario più forte che abbia mai incontrato"
Pochi sorrisi, poca esultanza, scaramanzia o basso profilo? Non
si sa ma Rossi è così che ci accoglie alla vigilia della
prossima gara, quella che potrebbe essere la decisiva.
Vincere il mondiale 500, un sogno che si realizza?
"Senza dubbio. Prima la vittoria in 125, poi in 250, ora resta
la 500."
Come passerai il sabato notte prima della gara?
"Con tensione e ansia di arrivare all'ora x. Poi la voglia di salire
sul podio. Vincere un mondiale arrivando dietro non fa per me, io correrò
come faccio sempre, cercando di arrivare primo."
E lo ha fatto 8 volte in questa stagione, si direbbe
quasi che è stato un mondiale facile!
"Non direi - è la replica di Valentino - vincere non è
mai facile e poi sono caduto al Mugello e ho fatto una brutta gara in
Germania. Biaggi ci aveva quasi raggiunto e forse proprio lì
ci siamo resi conto che rischiavamo grosso".
La Honda però ha lavorato bene.
"Si, abbiamo fatto passi da giganti. Ricordo quando è arrivata
un anno fa, proprio qui a Phillip Island, la guidai nelle prove, ma
non la usai in gara. Il lunedì, quando la riprovai, pensai che
forse avevo commesso un errore, perché andava più forte
della moto con la quale avevo corso. Era tempo, del resto, che andavo
dicendo che la NSR 2000 era lenta. Il problema, con le versione 2001,
che è più rigida, era il chattering, la vibrazione ad
alta frequenza in determinate condizioni, come quando andammo, successivamente,
a provare a Jerez. Ed infatti a Criville non piacque".
La Honda ha poi scelta una strada precisa: intuizione
di Valentino o della Casa nipponica?
"Del buon lavoro di team - è la secca replica di Rossi -
il pilota da indicazioni e la casa deve saperle capire"
Il tuo punto forte?
"La costanza di rendimento. Sono riuscito ad andare sempre al 100%,
soprattutto in gara, ma anche in prova. In gara, poi, riesco a spingere
anche verso la fine, quando le gomme sono consumate."
Il miglior GP ed il peggiore di quest'anno?
"Donington, dove ho vinto nonostante fossi partito dall'11°
posto, e la Germania da dimenticare".
Sessantasette punti di vantaggio su Biaggi a tre gare
dalla conclusione è questa la differenza reale fra voi due?
"No, non è questa - ammette sportivamente Rossi - i punti
in più sono solo la conseguenza delle cadute di Max nelle ultime
gare".
Il pilota più duro della stagione?
"Sempre Biaggi. E' stato il pilota più forte che io abbia
mai incontrato. Anche Capirossi mi ha impegnato a fondo, ma alla fine
ha ceduto. No, senza dubbio è stato Max l'avversario più
duro".
Nel 2002 se lo ritroverà ancora al fianco sulla
linea di partenza. Il rivale alla guida di una Yamaha, lui sempre a
cavallo di una Honda. Entrambi però prototipi con un motore quattro
tempi. Un fatto che preoccupa molto Valentino.
"Comunque vada quello dell'anno prossimo sarà un mondiale
falsato. Honda e Yamaha sono convinte che le due moto saranno più
forti ma bisogna pensare che malgrado ciò le 500 due tempi le
avranno piloti forti come Capirossi, Barros, Roberts. Se qualcosa dovesse
andare storto, e per esempio sull'affidabilità io non metterei
le mani sul fuoco, avremmo due campionati, per questo parlo di mondiale
falsato".
A Valentino dunque piacciono più i motori due
tempi?
"Si - conferma - da quando sono nato per me una moto da Gran Premio
ha un motore a due tempi".