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il fatto 26/3/2004 PRESENTAZIONE YAMAHA M1
Rossi zittisce i compagni: lasciatemi lavorare

Quand'era adolescente Valentino Rossi correva sui tornanti di Tavullia, forse pensando a questo Altadis e Yamaha, per presentarlo ufficialmente con i colori della Gauloises, per lui hanno chiuso Plaza de Espagna, consentendo al pesarese ed ai suoi compagni, Checa, Melandri ed Abe, di esibirsi per la gioia del pubblico.
Dopo lo show, con il cappellino della Nastro Azzurro con la vecchia scritta Honda coperta da un nastro adesivo nero, ha parlato alla vigilia del primo confronto diretto con i rivali.
"Correre con la Yamaha è stata una decisione difficile - ha ribadito Valentino - è una sfida, e non solo per me, ma anche per i miei meccanici e per la Yamaha. Di positivo c'è che sento meno pressione: sino all'anno scorso, anche un secondo posto era considerato un disastro. Quest'anno, invece, non mi considero in lotta per il titolo. Il mio obiettivo è finire nei primi tre".
Si schermisce, Rossi. Nel paddock già circolano voci che lo vogliono assai più veloce di quanto i test abbiano mostrato.
"Oggi prendiamo due, tre decimi a giro, che alla fine della gara possono essere tre secondi - ha ribadito Rossi - la cosa positiva, però, è che tutti spingono nella medesima direzione e che la moto è migliorata: prima era nervosa, imprevedibile".
Non era vincente, la Yamaha, eppure Valentino non ha parole di comprensione per i piloti che l'hanno guidata prima di lui.
"La mia opinione è che la M1 sia sempre andata forte, a parte il 2003. Solo non avevano un pilota che tecnicamente tracciasse loro la strada".
Adesso l'hanno trovato, è lui. Per questo, fino ad oggi e dall'inizio dell'inverno, nessuno dei piloti Yamaha, Checa per primo, hanno avuto a disposizione ilo suo stesso materiale. Una situazione destinata a cambiare dai test Irta di Barcellona e che comincia a creare, in seno alla squadra, le prime lamentele. Che Vale schiaccia subito.
"Prima di lamentarsi, i miei compagni di squadra, dovrebbero guardarsi alle spalle: la loro occasione l'hanno avuta. Ora è meglio che lascino fare a me".
Può avere ragione, il campione del mondo, ciò non eviterà, però, alla fine del primo giorno di prove, un incontro fra Melandri, la Yamaha e lo sponsor, per chiarire subito la situazione, visto che Macio dispone ancora del materiale 2003. Problemi in arrivo, di cui però Rossi non si preoccupa, concentrato com'è sul primo scontro della stagione.
"Per il momento ci sono Gibernau e Biaggi davanti a tutti, me compreso. Poi mi metto io, quindi fra i rivali inserisco Hayden ed Edwards, ma non Barros. Fisicamente non è a posto, e poi viene da una stagione bruttissima".
La Honda vorrebbe essere così sicura che Valentino Rossi non sarà un pericolo, ma non lo è. Per questo si inizia a parlare di possibili giochi di squadra.
"Questi discorsi mi inorgogliscono, ma non credo siano reali. Io non vedo Biaggi aiutare Gibernau o viceversa".
Politica. Valentino, da sempre, preferisce rimanerne fuori.
"Penso solo ai test - conclude - abbiamo ancora dei problemi in frenata e Barcellona e Jerez sono due piste ideali per cercare di risolverli. Manca meno di un mese all'inizio del mondiale. Non c'è tempo da perdere".

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