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test a Brno 30/8/2005
La nuova Honda debutta ma non convince

La Honda RC211V 2006 ha finalmente debuttato martedì, alle due di pomeriggio, a Brno, nelle mani di Max Biaggi e Sete Gibernau. Visivamente simile alla precedente, è più compatta. La carenatura è più stretta ed appuntita nella zona del cupolino ed il codino è più filante, le maggiori differenze però sono celate nel motore, la cui maggiore compattezza ha permesso di utilizzare un forcellone più lungo a parità di interasse. Una modifica che è evidente osservando il posizionamento del pignone rispetto al perno del forcellone.
Da vicino la moto è curatissima, quasi da prodotto di serie, come hanno potuto constatare i capi meccanici delle altre squadre, che l’hanno radiografata con gli occhi.
Il prototipo è anche veloce: Max ha percorso il primo giro in 2.02.92, il secondo in 2.00.68, il terzo in 1.59.79, prima di rientrare ai box. Quindi dopo appena tre giri, su un mezzo completamente nuovo, Biaggi è arrivato a mezzo secondo dal suo miglior giro veloce in gara, 1.59.269.
Nella seconda serie di giri, poi, c’è stato subito un miglioramento: 2.00.56, 1.59.72, 1.59.35. Decisamente niente male Max poi ha proseguito la prova, senza cercare il tempo, concentrandosi sulle differenze fra l’ultima e la precedente versione.
“E’ sicuramente più compatta e forse un po’ più leggera da guidare
- ha detto il pilota romano - non si può dire molto perché abbiamo girato poco. E’ maneggevole, ma bisognerà lavorarci. Del resto è naturale visto che si tratta di un progetto totalmente nuovo. Non credo dunque che ci correremo a Motegi, comunque ho dato le mie indicazioni per lo sviluppo”.
“Io ho fatto comunque il mio dovere di professionista, provandola – ha aggiunto Biaggi - Se poi la svilupperò per un altro pilota, questo proprio non lo so”.
Gibernau con il prototipo ha percorso solo quattro giri, il migliore dei quali, in 1.59.8 prima di essere fermato da un guasto elettronico di non precisata natura “Purtroppo non abbiamo avuto abbastanza tempo per provare la nuova moto - ha detto lo spagnolo - mi sembra prematuro esprimere un parere.
La cosa certa è che Honda sta facendo un grandissimo sforzo tecnico per sviluppare una moto nuova”.
Melandri, che la cinque cilindri 2006 invece l’ha solo guardata, ha parlato dei suoi test: “Questi due giorni di test mi sono serviti moltissimo - ha ammesso - Abbiamo sempre lavorato per migliorare la prestazione a fine gara.
Sono state due giornate intense dove abbiamo percorso molti chilometri
e posso dirmi soddisfatto perchè abbiamo provato diverse soluzioni
raccogliendo sensazioni positive. Ho sempre cercato di guidare in modo
regolare, con un passo costante senza badare a fare il tempo veloce”.

I tempi:

1. Capirossi (Ducati) 1:57.568;
2. Hayden (Honda) 1:57.717;
3. Gibernau (Honda) 1:58.441;
4. Edwards (Yamaha) 1:58.584;
5. Rossi (Yamaha) 1:58.654;
6. Checa (Ducati) 1:58.730;
7. Melandri (Honda) 1.58.977;
8. Barros (Honda) 1:59.221;
9. Tamada (Honda) 1:59.392;
10. Biaggi (Honda) 1:59.399;
11. Aoki (Suzuki) 159.658;
12. (Kawasaki) 1.59.766;
13. Rolfo (Ducati) 2.00.801;
14. Akyoshi (Suzuki) 2.00.919;
15. Battaini (WCM) 2.03.305

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