GP del Sud Africa - 18/04/2001
Butler precisa: nessuna manovra pericolosa fra
Biaggi e Rossi a Suzuka
Non c'è stato alcuno incontro, né ci sarà, a Welkom,
fra Paul Butler, direttore di gara, ed i due litiganti, Valentino Rossi
e Max Biaggi. Il motivo, però, non è il lassismo del manager
inglese, che è stato descritto come un boss insensibile al rischio,
attento solo all'audience TV, bensì perché Butler aveva
già parlato con i protagonisti dei fatti di Suzuka già
al termine del GP del Giappone.
"La direzione di gara, composta di quattro persone, me incluso,
ha deciso che non c'erano i presupposti per intervenire - ha precisato
Butler - il fatto è apparso più grave nelle immagini TV
di quanto sia stato effettivamente, come ci hanno confermato poi entrambi
i piloti. Naturalmente l'immagine che hanno dato del motociclismo non
è stata la migliore e per questo è stato loro consigliato
di controllarsi maggiormente".
Il chiarimento sembra essere ben entrato in testa sia a Max che a Vale
che in Sud Africa si sono presentati rilassati e disponibili a dimenticare.
"Per me la polemica non è solo finita, ma non è mai
iniziata - ha detto il Corsaro - non nego certo di aver alzato il gomito,
ma non certo per sbattere fuori Rossi. Ho vinto quattro titoli mondiali
senza fare cose del genere, e poi dopo la corsa ho anche stretto la
mano a Valentino
certo, alcune cose di quella gara non mi sono
piaciute, come quando Rossi mi ha stretto, tagliandomi la strada a 300
all'ora in fondo al rettilineo, ma a questo episodio qui non ci ha fatto
caso nessuno: hanno visto solo il dito".
"Anche per me l'incidente è chiuso - gli ha fatto eco Rossi
- fra me e Biaggi non c'è stata nessuna rissa. Certo, ognuno
rimarrà della propria opinione, ci mancherebbe altro
se
devo essere sincero mi sono arrabbiato di più per la presa di
posizione di quel procuratore della Federazione Motociclistica italiana
che, vedendo la gara in TV, ha preteso di saperne di più di quanti
erano sul posto".