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Team Gresini in Qatar 3/4/2006
Melandri ed Elias pronti per il Qatar

Il circus del motomondiale sembra non fermarsi mai. Dopo la gara di apertura del mondiale 2006 sulla pista Andalusa di Jerez de la Frontera, moto, ricambi e tutte le attrezzature necessarie per allestire i box sono stati caricati nelle casse e spediti in Qatar dove sabato 8 Aprile si disputerà la seconda gara della stagione.

Posto a 10 km fuori dalla capitale Doha, il Losail International si trova in una regione desertica. Nato a tempo di record, il circuito è stato apprezzato subito dai piloti non solo sotto il profilo della sicurezza (le vie di fuga sono più che adeguate, lo spazio qui non manca) ma anche per le difficoltà che propone. Un solo vero rettilineo di 1068 metri (il secondo più lungo tra i circuiti che ospitano il mondiale) e poi una serie di curve a vario raggio che lasciano senza respiro e non solo per il gran caldo.
Tratto distintivo della pista è la sequenza di tre curve veloci a destra. Altra caratteristica, la difficoltà di superare non perché non ci siano punti adatti ma per la pericolosità di uscire di traiettoria, date le difficili condizioni della pista.
L’incognita principale infatti resta il grip dell’asfalto compromesso dalle alte temperature e dalla sabbia che il vento deposita sul manto d’asfalto
Così nel 2005 : IL GP del Qatar 2005 rappresentò una vera svolta in chiave campionato per Marco Melandri che arrivava da un periodo di gare difficili complicate dall’incidente di Motegi. Partito dalla seconda fila, Marco fu protagonista di un entusiasmante testa a testa con il campione del mondo. Un duello serrato fino all’ultimo giro, conclusosi con un meritatissimo secondo posto che consentì al ravennate di tornare al terzo posto in campionato, a soli due punti dal pilota Honda Max Biaggi.

“Guardo con fiducia al prossimo GP – dice ora Melandri - I test dopo il GP di Jerez sono stati importanti per capire la direzione da seguire. Sono concentrato e motivato. la pista è completa e impegnativa. Ho un bel ricordo del Losail, infatti questa gara segnò una svolta importante in chiave campionato.”

“Arrivo molto motivato – gli fa eco Elias - Il GP di Spagna mi ha dato un’incredibile iniezione di fiducia. Non solo perché il quarto posto è stato il mio miglior risultato in motogp ma perché ho superato un limite nella mia testa. Adesso so di essere in grado di poter battagliare con i primi. Il Qatar sarà sicuramente un’atra storia perché le condizioni dell’asfalto non consentono errori. Non avendo provato qui nei test invernali avremo solo 4 ore a disposizione per trovare la miglior messa a punto.”

 

 

 

 

 

 

 


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