il fatto 16/2/2006
Capirossi chiude in bellezza a Sepang
Invece
che tornare a casa con delle risposte, la maggioranza dei team ha fatto
le casse, in vista dei test Irta di Barcellona del 3 marzo, con un sacco
di domande in testa.
Complice la pioggia, che ha battuto la pista di Sepang con intermittenza,
i programmi di lavoro sono saltati, e così le (poche) certezze
di alcuni dei protagonisti
del mondiale.
Fra coloro che si interrogano, ovviamente, non ci sono né la Yamaha
né Valentino Rossi, che ha compiuto 27 anni nella sua vera casa,
i box, ma tutti gli altri sì, a partire dalla Ducati che continua
ad andare forte, come ha dimostrato Capirossi, ma dipende ancora molto,
troppo, dalle prestazioni delle Bridgestone che hanno fatto passi in avanti
anche sulla tenuta ma, probabilmente, non nello stesso modo su tutti i
circuiti.
Decisamente peggio della Rossa bolognese, però, sta la Honda, ed
i tempi lo dimostrano con Hayden sempre dietro al debuttante Pedrosa e
Melandri innervosito dal comportamento delle nuove Michelin.
Nel primo caso Nicky a forza di salire e scendere da due moto profondamente
non ci sta più capendo nulla. Ed il bello è che i vertici
dell’HRC vorrebbero che facesse debuttare il prototipo (sviluppato
ora da Okada) proprio nei test Irta. Una costante per la Honda quella
di iniziare il campionato con l’handicap.
Nel secondo caso, quello di Marco, invece, pare che il ravennate non si
trovi con le gomme evoluzione 2006, nate troppo sulle esigenze della Yamaha.
Può essere vero dirlo, ma anche pericoloso.
Degli altri cosa si può aggiungere?
La Kawasaki è in grande crescita, ma anche la Suzuki (con Hopkins)
sembra un po’ più competitiva. Stupisce invece Checa con
la Yamaha gommata Dunlop, segno che quest’anno la M1 è veramente
una moto facile da guidare, e che per di più non strapazza troppo
le gomme.
Ancora troppo acerba per essere giudicata, invece, è la KR-Honda
di Roberts, che non ci stupiremo di trovare davanti, specie in caso di
pioggia, mentre Cardoso che fa la figura di pilota veloce nel confronto
con Ellison, proprio non ce lo aspettavamo.
I tempi ufficiosi:
1. Capirossi (Ducati-Marlboro)
2.01.92 (29 giri)
2. Rossi (Yamaha-Camel) 2.02.6 (34)
3. Nakano (Kawasaki) 2.02.20 (34)
4. Edwards (Yamaha-Camel) 2.02.33
5. Hopkins (Suzuki) 2.02.34 (30)
6. De Puniet (Kawasaki) 2.02.47 (44)
7. Pedrosa (Honda-Repsol) 2.02.61
8. Checa (Yamaha-Tech 3) 2.02.64 (31)
9. Gibernau (Ducati-Marlboro) 2.02.65 (33)
10. Hayden (Honda-Repsol) 2.02.86
11. Tamada (Honda-Konica Minolta) 2.02.87 (28)
12. Melandri (Honda Fortuna) 2.03.0
13. Elias (Honda-Fortuna) 2.03.64 (25)
14. Hofmann (Ducati-d’Antin Pramac) 2.04.1
15. Roberts (KR-Honda) 2.04.30 (32)
16. Cardoso (Ducati-d’Antin Pramac) 2.04.6
17. Ellison (Yamaha-Tech 3) 2.05.70 (36)
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