28/1/2004
Dopo i test di Jerez: Aprilia c’è.
Dopo i segnali non incoraggianti fatti registrare alla fine
della passata stagione e durante l’inizio dell’inverno dove
non si capiva realmente cosa stesse accadendo all’interno della
casa di Noale, ecco riapparire tutto (o quasi) lo staff di Aprilia ai
r ecenti
test di Jerez.
All’appello tutti i team ufficiali, i tecnici, le squadre e gli
specialisti della casa che stanno lavorando sui progetti 125 e 250. Per
un osservatore poco attento potrebbe significare poco, e invece c’è
molto dietro. Ci sono 6 moto ufficiali, piloti che puntano al titolo come
Porto, De Puniet e chissà anche l’australiano Stoner, più
veloce di tutti nei test andalusi. In verità nel freddo paddock
di Jerez si consumava la resurrezione dall’incertezza della casa
veneta. I nuovi azionisti di Piaggio sono arrivati, arriveranno le sinergie
in tutti i campi di azione che possono interessare il reparto commerciale,
come anche quello sportivo. Ma c’erano tutti gli uomini di Noale,
questa volta al lavoro fianco a fianco con quelli di Gilera/Derbi, come
ci si aspettava.
Non solo, ci sono le scommesse per l’anno 2005. C’è
Simone Corsi, per
la prima volta in sella alla RSW e con la squadra che fu di Poggiali (anche
lui a Jerez con la Gilera 125). Il giovane romano, non ancora maggiorenne,
ha trovato quasi subito il feeling con la quarto di litro, ma ha dovuto
“accontentarsi” di girare un paio di decimi più veloce
del suo ex compagno di squadra Andrea Dovizioso anche lui a Jerez ma il
week end precedente. Simone deve ancora fare molto a livello fisico per
essere in grado di lottare alla pari con i suoi nuovi compagni di cilindrata.
Duranta questi test, gli uomini di Rossano Brazzi, suo capotecnico, hanno
potuto apprezzare le doti di un ragazzo che ascolta molto quello che gli
viene detto, parla solo per segnalare qualcosa che non va o qualche sensazione
e che è incline allo scherzo. Staremo a vedere cosa potrà
fare Simone durante i prossimi test che si svolgeranno a Valencia il 9
e 10 febbraio.
Alla ricerca della convivenza sono Sebastian Porto e Randy de Puniet,
da questa stagione sotto lo stesso tetto del Team Repsol. Costanti e veloci,
insiem e
anche a Alex De Angelis hanno portato avanti un lavoro complesso e delicato,
quello dello sviluppo di alcune componenti della moto 2005. Sappiamo che
lo scorso novembre, con condizioni climatiche favorevoli, simili a quelle
avute dagli uomini honda solo qualche ora prima dell’arrivo dello
squadrone Aprilia lunedì scorso, De Angelis girò 1’43”2.
Ma l’avversità degli elementi ha proibito ai piloti delle
RSW di fare tornate a quel livello. Segnali positivi dal team di Lucio
Cecchinello che oltre ad avere sulle moto Casey Stoner e Roberto Locatelli
ha adottato Pietro Caprara, ex capotecnico di Jeremy McWilliams sulla
RSCube lo scorso anno, che sta imprimendo nuovi metodi di lavoro. I risultati
si vedono poiché negli scorsi test di novembre Casey Stoner era
più a terra che in moto. Si è rivisto Perugini, insieme
a Giansanti e Locatelli, uno degli sfrattati dalle nuove norme sull’età
dalla 125. Il pilota di Sutri non ha impressionato realmente. La moto
a sua disposizione è una RSV standard del Team Abbruzzo e Stefano
non poteva molto con un mezzo non alla sua altezza. Giansanti, con una
moto simile a quella di Perugini non si è comportato male, ma il
divario tra le moto private e quelle ufficiali si vede anche troppo.
La 125 ha visto il ritorno di Poggiali, protagonista della sfortuna.
L’ex campione del mondo di San Marino non ha potuto sfruttare la
prima giornata di prove a causa della febbre alta che lo a cost retto
a stare in albergo. A partire dal secondo giorno c’era anche lui
con gli altri e ha cercato di ri abituarsi alla piccola Gilera che aveva
lasciato ormai tre anni fa. Ha positivamente impressionato Mattia Pasini
che ha girato più forte di tutti con la moto della sua nuova squadra,
il 3C Racing. Mattia ha trovato un ambiente ideale nel quale esprimersi,
lo testimonia il tempone 1’48”7 fatto registrare l’ultimo
giorno di test. Rispetto a quello che aveva fatto lo scorso anno per Mattia
questo riferimento è quasi 2 secondi al di sotto. Ha girato forte
anche Pablo Nieto in sella alla Derbi. Lo spagnolo ha gradito il cambio
di marca, facendosi notare per essere sempre costante nell’effettuazione
di giri veloci. Peccato solo che il freddo arrivato anche a Jerez, abbia
rovinato le prove in parte.
(m.d.s.)
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