17/1/2006
Minoli sogna il mondiale: con Capirossi e Gibernau
possiamo farcela. 40 milioni di Euro l’investimento nelle corse
La Ducati è una piccola casa con una incredibile voglia
di vincere, a ribadirlo, a Madonna di Campiglio, in occasione del lancio
della squadra 2006 è stato Federico Minoli, che della casa bolognese
è Presidente e primo tifoso.
“Ci aspettiamo di vincere più del 2005 – ha affermato
– per affermare la supremazia della tecnologia italiana nel mondo.
L’anno passato abbi amo
avuto una soddisfazione immensa battendo i giapponesi a casa loro, a Motegi,
ma non dobbiamo dimenticare che produciamo 40.000 moto all’anno,
contro i nove milioni della Honda. Siamo piccoli, ma competiamo come loro
sul mercato e grazie alle corse con prodotti tecnologicamente avanzatissimi.
Competere in MotoGP in questo senso aiuta e vedrete quanto nel 2007, quando
il trasferimento tecnologico sulla produzione di serie diventerà
evidente. A metà stagione, come promesso, presenteremo la Desmosedici
stradale. Il WDW, invece, slitterà al 2007”.
Piccoli, dunque, ma agguerriti quel tanto che basta per convincere la
Marlboro a rinnovare l’accordo con la Rossa bolognese fino al 2011.
“Un accordo molto importante per noi che investiamo circa 40 milioni
di Euro nelle competizioni, fra Superbike, MotoGP e campionato AMA. Gli
sponsor ci aiutano a mantenere l’equilibrio fra l’investimento
ed il costo effettivo della nostra partecipazione”.
Un impegno che non diminuisce nemmeno di fronte ad una riconosciuta difficoltà
di mercato.
“Siamo in un momento delicato per l’Azienda. La crisi del
dollaro ci penalizza, solo per il cambio abbiamo perso venti milioni di
Euro, ma la nuova proprietà, Bonomi, ci ha garantito un aumento
di capitale importante che ci consente di guardare con fiducia al futuro.
Siamo attenti a quello che spendiamo. Non facciamo scelte non sopportabili”.
La Ducati, dunque, è e rimarrà nella MotoGP nonostante l’indubbio
momento di crisi.
“L’importante è che non ci sia crisi di pubblico –
spiega Minoli – così come è già accaduto nella
Superbike, ci sembra che qualla attuale sia una crisi di crescita. Questo
inverno la MotoGP ha avuto un certo mal di pancia, ma è difficile
dare un giudizio morale su quanto è accaduto. Siamo in una fase
di assestamento, ma si troverà un equilibrio”.
Nel frattempo la sfida contro il Giappone è rinnovata.
“Loris Capirossi ormai è una icona per la Ducati, quanto
a Gibernau lo abbiamo corteggiato a lungo e siamo orgogliosi che abbia
visto in noi la possibilità di vincere”.
Il titolo mondiale, però, non è dietro l’angolo.
“E’ un sogno che tutti abbiamo sempre davanti agli occhi,
ma non è la cosa più facile del mondo da realizzare”.
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