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Ducati
18/1/2006 1950 - Il Cucciolo 50 cc batte 12 record mondiali. 1951 - Il Cucciolo 100 cc batte il record di velocità e percorrenza su 24 ore. 1954 – Fabio Taglioni, il più famoso ingegnere di casa Ducati, comincia a lavorare presso lo stabilimento. 1956 – Gianni Degli Antoni, alla guida di una monocilindrica 125 desmodromica progettata da Taglioni, vince il GP di Svezia, gara non valida per il campionato. In seguito la stessa moto, stavolta guidata da Sandro Artusi, permetterà a Ducati di conquistare i primi punti di Campionato del Mondo a Monza. 1958 - Ducati vince tre GP nella classe 125 (con Alberto Gandossi e Bruno Spaggiari) e si piazza al secondo posto nel Campionato del Mondo piloti e in quello costruttori classe 125. 1960 - Mike ‘The Bike’ Hailwood, alla guida di una 250 desmo bicilindrica in linea, porta alla Ducati i primi punti nel Mondiale (classe 250). 1965 - Taglioni progetta una 125 a quattro cilindri in linea non desmodromica, ma questa moto non correrà mai. 1971 - La prima moto da GP per la classe maggiore, nonché la prima
bicilindrica a V di casa Ducati, scende in pista. Il britannico Phil Read
conquista i primi punti mondiali con la 500 GP a Monza. 1973 - La Ducati 860 bicilindrica a V desmo vince la 24 Ore di Barcellona, con i piloti Benjamin Grau e Salvador Canellas. 1978 - L’ex Campione del Mondo Mike Hailwood, come in una favola, torna al TT dell’Isola di Man e lo vince in sella a una 900SS F1 Special, conquistando così il primo titolo Mondiale per Ducati. Negli Stati Uniti Freddie Spencer, futuro Campione nel Mondo, alla guida di una 900SS conquista il terzo posto alla 200 Miglia di Daytona. 1981 - Ducati conquista il primo di quattro titoli mondiali consecutivi in Formula 2 con Tony Rutter, alla guida di una Pantah TT2 600cc. 1987 - L’ex Campione del Mondo 500 Marco Lucchinelli, alla guida dell’inedita 851 bicilindrica a V a 8 valvole, conquista il primo successo della “nuova era” Ducati alla “Battle of the Twins” di Daytona. Questo modello, il cui motore era stato progettato da Gianluigi Mengoli e Massimo Bordi, è il precursore della leggendaria 916. 1988 - Lucchinelli e la 851 vincono la prima gara del primo Campionato del Mondo Superbike a Donington Park, concludendo poi la stagione al quinto posto assoluto. 1990 - Raymond Roche, in sella alla 888 da 134 cavalli, conquista il primo titolo del Mondiale Superbike per Ducati. Il predominio della casa italiana prosegue con le vittorie dell’americano Doug Polen nei campionati ’91 e ’92. Nel 1993, Polen conquista il primo titolo Superbike AMA nella storia Ducati. 1994 - Ducati lancia la 916 che, guidata da Carl Fogarty, vince il titolo Mondiale Superbike al primo tentativo. Il britannico ripete l’impresa l’anno seguente, mentre l’australiano Troy Corser conquista il titolo per Ducati nel 1996. 1998 - Fogarty conquista il suo terzo mondiale in Superbike su una 996, seguito dal quarto titolo nel 1999. Sempre nel 1999 viene costituita Ducati Corse per la gestione di tutta l’attività sportiva della Casa di Borgo Panigale. 2001 - L’australiano Troy Bayliss, alla guida della 996 Testastretta, si aggiudica il nono titolo Mondiale piloti per Ducati in Superbike. In maggio, Ducati annuncia la decisione di partecipare al nuovo Campionato del Mondo MotoGP. 2002 – Bayliss, a lungo in testa nel Mondiale Superbike, conclude la stagione al secondo posto a pochissima distanza dal vincitore. Subito dopo inizia i test con la Desmosedici, insieme al nuovo compagno di squadra Loris Capirossi. La V4 fa il proprio debutto pubblico durante l’ultima gara MotoGP, in novembre a Valencia; , e il mese successivo a Jerez durante i primi test invernali stabilisce subito un record sul giro. 2003 - Capirossi e Bayliss sono gli autori del fantastico debutto della Desmosedici nel campionato MotoGP. Tra gli altri risultati, il pilota italiano ottiene il podio in Giappone alla prima gara della Desmosedici e una straordinaria vittoria nel Gran Premio di Catalunya. Ducati conclude il campionato al secondo posto nella classifica costruttori, mentre Loris e Troy sono rispettivamente quarto e sesto nella classifica piloti. Hodgson, con l’esordiente 999, domina la stagione e vince il titolo nel Campionato Mondiale Superbike. Inoltre, insieme al compagno di squadra Ruben Xaus, porta a quota 12 i titoli costruttori vinti da Ducati. 2004 – Il 24enne pilota inglese James Toseland diventa il più giovane vincitore di sempre del titolo Superbike e conduce la 999 alla seconda vittoria consecutiva. Il compagno di squadra Régis Laconi termina il campionato al secondo posto, assicurando il tredicesimo titolo Costruttori per Ducati. La Casa di Borgo Panigale torna al Mondiale Supersport con la 749 e il giovane pilota italiano Lorenzo Lanzi conquista un meritato quinto posto assoluto. In MotoGP Loris Capirossi e Troy Bayliss riescono a chiudere una stagione in crescendo, una stagione difficile che ha visto comunque i piloti Ducati entrambi sul podio, a dimostrazione del valore del progetto Desmosedici. 2005 - Per il terzo anno consecutivo, Loris Capirossi è il portacolori del team Ducati nella MotoGP e il pilota italiano si aggiudica due strepitose vittorie nell’ultima parte della stagione, a Motegi e Sepang. Il compagno di squadra è lo spagnolo Carlos Checa, il quale sale due volte sul podio. Entrambi i piloti del Team Superbike, James Toseland e Régis Laconi vincono delle gare (tre Régis and una James), ma non sono in grado di lottare per il titolo mondiale, mentre nella fase conclusiva della stagione nasce la stella di Lorenzo Lanzi, che ottiene due splendide vittorie con una terza 999 ufficiale. Impegno ufficiale per Ducati Corse anche in America, dove Neil Hodgson e Eric Bostrom conquistano quattro vittorie, con Bostrom che termina il campionato AMA Superbike al terzo posto. Il 2006 vede Ducati Corse nuovamente impegnata su più fronti: schiera infatti nel Campionato Mondiale MotoGP Loris Capirossi e Sete Gibernau (Ducati Marlboro Team), nel Campionato Mondiale Superbike Troy Bayliss e Lorenzo Lanzi (Ducati Xerox Team) e in quello Superbike AMA Niel Hodgson e Ben Bostrom (Team Parts Unlimited Ducati Austin). La Desmosedici in numeri In frenata la decelerazione di una moto è di circa 1.4g, grazie
anche al notevole freno offerto dalla resistenza aerodinamica che il pilota
aumenta alzando il busto. In MotoGP è proibita la telemetria (trasmissione di dati a distanza), è invece consentito acquisire dati e scaricarli via cavo a moto ferma. La capacità della memoria è di 128MB, che garantisce circa 1h di acquisizione. Lo scarico dell'acquisizione di 1' di dati richiede circa 10" di tempo. A 12.000 giri, regime abbondantemente superato da tutti i motori della
MotoGP, le valvole si aprono e si chiudono 100 volte al secondo. Un pilota in curva è sottoposto ad un'accelerazione di più di 1.4g, cioè il suo peso aumenta di più del 40%. Il rapporto peso/potenza di una MotoGP in ordine di marcia, con pilota a bordo, è dell'ordine di 1kg/CV, quasi metà rispetto ad una moto supersportiva di serie. Una MotoGP in partenza accelera da 0 a 100km/h in circa 2.5", e raggiunge i 200km/h, in III marcia, in 6" circa. NUMERI DUCATI MOTOR I magnifici…22 Loris Capirossi Sete Gibernau Davide Baraldini - Magazziniere |
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