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Yamaha a Barcellona 8/6/2005 L’incredibile vittoria del Mugello, la quarta di fila di Rossi sul circuito toscano, gli ha permesso di allungare sui suoi avversari nella classifica generale fino a 49 punti di vantaggio e Rossi affronta ora la gara di Barcellona avendo uguagliato il record di Wayne Rainey di nove podi consecutivi che Rainey aveva fatto segnare tra la fine del 1992 e l’inizio del 1993. Il compagno di squadra di Rossi al team Gauloises Yamaha, Colin Edwards vorrà approfittare dell’occasione di lasciarsi alle spalle un fine settimana difficile e il deludente nono posto al Mugello. I recenti progressi fatti con la messa a punto di base della Yamaha YZR-M1, confermati dall’impressionante prestazione di Rossi sul veloce e sinuoso circuito del Mugello, dovrebbe fornire ai due piloti un punto di partenza ideale per cercare le regolazioni che meglio si adattino alla pista catalana. Come il Mugello, anche la pista di Montmelò ha un rettilineo molto lungo ed una serie di curve veloci che favoriranno una guida scorrevole e precisa. Gli ultimi aggiornamenti al motore della YZR-M1 dovrebbero portare a miglioramenti anche in Catalunya visto che gli ingegneri della Yamaha hanno lavorato 24 ore su 24 per poter mettere a disposizione di Rossi ed Edwards le nuove parti prima possibile. Per Rossi questa sesta gara della stagione ha un significato ancora più profondo visto che sta cercando di migliorare il suo record di inizio stagione 2002, quando vinse otto delle prime nove gare. IL PUNTO DI VISTA TECNICO Proprio sulle curve ampie, la sensazione di guida che arriva dall’avantreno sarà fondamentale per entrambi i piloti del Team Gauloises Yamaha. Ma sarà importante trovare il giusto assetto senza sacrificare il bilanciamento generale della M1 perché si correrebbe il rischio di perdere troppo tempo a scaricare la potenza a terra prima di lasciarsi nel successivo rettilineo se la moto fosse troppo sbilanciata sull’avantreno. Per quanto riguarda la maneggevolezza della M1, il Team Fortuna Yamaha apporterà pochissime modifiche alla geometria rispetto a quella utilizzata al Mugello. Ciò significa che, rispetto all’assetto di base, bisognerà ottimizzare la risposta dell’avantreno. Per ottenere questo risultato non si procederà con modifiche al telaio, ma con una regolazione perfetta del precarico e del rilascio delle sospensioni. Visto che la moto sarà inclinata molto a lungo saranno necessarie delle regolazioni diverse rispetto a quelle del Mugello. In questo modo le forcelle Ohlins riusciranno ad assorbire le imperfezioni del fondo in modo efficace, pur riuscendo a compensare le forze negative causate dalle staccate violente in fondo al rettilineo. L’affondo della forcella aiuterà da questo punto di vista - con una regolazione più morbida - mentre il precarico della molla sarà molto simile a quello utilizzato nella gara appena conclusa. Questo impedirà lo “schiacciamento” della moto ed eviterà che si allarghi all’aperturà del gas – in particolare sulla lunga curva a destra che si immette sul rettilineo principale e che è fondamentale per la velocità massima e per le scie. La natura del circuito rende la durata del pneumatico un fattore fondamentale e questo viene ulteriormente amplificato dalle condizioni meteo spagnole che si prevedono caldissime. Le prestazioni del motore saranno un altro punto cruciale e, pur potendo contare sui progressi fatti dopo i test di Le Mans, la velocità di punta che si raggiungerà in fondo al rettilineo sarà una delle sfide principali del fine settimana. |
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