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Yamaha ad Assen 22/6/2005
DAL PASSATO AL PRESENTE: 50 DI GLORIA PER LA YAMAHA

Questo fine settimana saranno 21 anni da quando Giacomo Agostini, l’indiscusso re di Assen, si è aggiudicato la sua sesta vittoria sul circuito di Assen, nella gara delle 500cc del 1974. La seconda vittoria di Agostani per la Yamaha, dopo il suo arrivo in squadra all’inizio della stagione, era anche la prima della storia per la Yamaha su questo leggendario circuito. Per questa ragione il mitico pilota italiano ne ha un ricordo speciale.

“La vittoria del 1974 ad Assen è stata veramente speciale per me perché è stata la prima di un pilota italiano su una moto a due tempi e la prima della Yamaha su quel circuito,” ricorda Agostani che ha vinto 68 gare e 8 titoli mondiali nella sua incredibile carriera nella 500cc. “Era la mia prima stagione con la Yamaga dopo aver lasciato la MV Agusta e sono stato felicissimo di vincere ad Assen perchè il quartier generale europeo della Yamaha era ad Amsterdam. Era la loro gara di casa e io li sentivo come se fossero parte della mia famiglia.

“Avrei potuto vincere nuovamente nel 1975, ma ho fatto un grosso errore a due curve dalla fine. Mi sono girato a vedere dov’era Barry Sheene che si trovava 15 metri dietro di me e, in qualche modo, devo essermi rilassato un po’ troppo perché lui è riuscito a passarmi proprio sul traguardo.

Dopo 75 edizioni il TT è una gara speciale nel calendario della MotoGP, ma, secondo Agostani, è sempre stato così, forse per la sua collocazione in calendario.

“Andare ad Assen era sempre piacevole perché si correva subito dopo il TT dell’Isola di Man”, spiega. “Passavamo da una gara incredibilmente difficile e pericolosa su un circuito cittadino dove dovevamo svegliarci alle quattro del mattino per le prove, a questa circuito fantastico in perfette condizioni e che sembrava fatto solo ed esclusivamente per correrci in moto. La pista era sicura, c’erano sempre 150.000 spettatori….ci ha sempre dato un’emozione speciale correre al Dutch TT. Com’è possibile che vincessi sempre? Perché oer il migliore!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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