![]() |
![]() |
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Yamaha ad Assen 22/6/2005 Visto la natura tortuosa del tracciato, la pista di Assen è una
delle più guidate di tutto il calendario. La maneggevolezza sarà
quindi fondamentale in particolare sulle velocissime chicane e sui cambi
di pendenza – questi ultimi rassomigliano più a quelli che
si possono trovare su una strada cittadina che su un circuito. Questa
caratteristica è di per sé una delle ragioni che rendono
Assen una pista che divide i piloti veri da quelli di medio livello: i
piloti che saranno in grado di mantenersi su una traiettoria stretta potranno
beneficiare della maggiore trazione offerta dalla parte più inclinata,
ma dovranno allo stesso tempo, avere delle sospensioni che siano in grado
di compensare i carichi di uno sforzo del genere.
La combinazione di curve veloci, buoni livelli di grip dell’asfalto e gli estremi cambi di pendenza che producono forze G-negative, richiedono regolazioni delle sospensioni che siano in grado di affrontare tutto ciò. Per evitare lo “schiacciamento” del posteriore sotto le sollecitazioni dell’accelerazione, la molla posteriore sarà regolata in modo più rigido, alterando, in questo modo, l’usuale equilibrio tra anteriore e posteriore della M1. Tuttavia, per assicurare una guida docile e per far sì che le sensazioni di guida non vengano compromesse, l’affondo sarà regolato di conseguenza. Sarà quindi diverso da quello utilizzato a Barcellona e cercherà di rendere più prevedibili le derapate e di limitare il consumo delle gomme. Anche se la molla posteriore sarà più rigida di quella
utilizzata dalla Yamaha su un circuito come il Mugello, l’anteriore
darà comunque sensazioni più “morbide”. Questo
è possibile per la minore necessità di frenate violente
sul sinuoso circuito.
|
Sito web realizzato da After S.r.l.