Ducati a Donington 21/7/2004
La Ducati si aspetta a Donington un GP… liscio come l’olio
Loris Capirossi e Troy Bayliss hanno concluso il fine settimana in Germania
con due cadute, ma solo dopo aver dimostrato di essere tornati competitivi
e in grado di lottare per il podio. Gli uomini della Squadra italiana
arrivano quindi a Donington confidenti nella potenzialità della
Desmosedici GP4 equipaggiata con il propulsore a scoppi irregolari e
fiduciosi per un buon risultato nella prossima gara.
"Gli ultimi tre appuntamenti del Mondiale hanno dimostrato chiaramente
il nostro potenzial
e,
ma siamo stati un po' sfortunati per cui i risultati delle gare non
lo provano - ha dichiarato Livio Suppo, direttore del Ducati Marlboro
Team - Durante tutte le sessioni di prova al Sachsenring il passo di
Loris e di Troy con gomme da gara era veramente buono e ci avrebbe permesso
di essere tra i protagonisti. Purtroppo, dopo essere partito bene, Loris
è caduto mentre occupava la terza posizione e anche Troy, nonostante
la brutta partenza, prima di cadere stava mantenendo un ritmo di gara
simile a quello dei leader. Comunque adesso guardiamo avanti e non vediamo
l'ora di essere di nuovo in pista. Ringrazio ancora Ducati Corse, tutta
la Squadra e i piloti per il loro impegno e la loro passione".
Anche il direttore tecnico della Ducati Corrado Cecchinelli ritiene
che le recenti prestazioni dei piloti siano ottime promesse per il prossimo
futuro della stagione e guarda con fiducia all'appuntamento di Donington.
"Questo è un circuito complesso e presenta un po' di tutto:
curve veloci in discesa, i tornantini forse più lenti di tutti
i circuiti del Campionato, frenate molto decise e una strettissima chicane"
- ha spiegato Cecchinelli - Qui serve una moto ben bilanciata che sappia
adattarsi a un circuito così vario. Inoltre Donington ha un carattere
tipicamente inglese, dove conta molto anche il coraggio dei piloti.
Come Al Sachsenring, anche in Inghilterra utilizzeremo solo il Twin
Pulse, che semplifica la vita sia ai tecnici perché richiede
meno aggiustamenti per il set-up, sia ai piloti, perché rende
la moto più semplice da guidare".
L'evoluzione del motore procede senza sosta e di pari passo anche lo
sviluppo del lubrificante, realizzato in collaborazione con i tecnici
Shell.
In particolare, in occasione della gara di Donington verrà utilizzato
il nuovo olio L6441, nato nel laboratorio PAE di Amburgo e sviluppato
specificatamente per il motore della Desmosedici.
Combinando gli oli migliori con alcuni componenti chimici detti "friction
modifier", il nuovo Advance L6441 minimizza la perdita di potenza
generata dall'attrito all'interno del motore e ne diminuisce il consumo
specifico incrementandone le prestazioni.
Loris Capirossi torna al circuito dove, nell'Agosto del 1990, aveva
conquistato la sua prima vittoria in GP. Lo stesso anno Loris è
divenuto Campione del Mondo, per poi guadagnare altri due Titoli nel
1991 (sempre in 125) e nel 1998 (classe 250). Ora, in sella alla Desmosedici
GP4 e dopo il promettente inizio della gara al Sachsenring purtroppo
terminata con una caduta mentre era terzo, Capirossi spera di realizzare
a Donington il primo podio della stagione.
"Credo che il Twin Pulse si adatti molto bene al tracciato di Donington
perché questo richiede un'erogazione molto facile da gestire"
- ha spiegato Loris - Il circuito mi piace molto ed è anche legato
a bei ricordi: qui ho vinto il mio GP. La prima sezione è bellissima,
la seconda, decisamente più 'stop-and-go', un po' meno: adesso
le MotoGP sono veramente potentissime, quindi i tornantini non sono
granché divertenti. Donigton mi piace soprattutto per l'atmosfera:
qui molti tifosi sono motociclisti, quindi amanti delle gare e 'intenditori'
di questo sport".
Dopo le ultime gare sfortunate, Troy Bayliss è deciso più
che mai a dare una svolta alla sua stagione proprio sul circuito di
Donington. La pista inglese è quasi di casa per l'ex Campione
del Mondo della Superbike, che abitava tra Birmingham e Coventry quando
correva nel Campionato Inglese SBK, sempre con Ducati, tra il 1998 e
il 1999. In Germania ha dato prova di essere veloce, ma purtroppo in
gara è caduto mentre era in rimonta.
"Donington è un bel circuito, in cui il pilota conta molto,
ecco perché piace a tutti" - ha detto Troy -E' molto vario:
la prima parte è scorrevole e ha un paio di veloci cambi di direzione,
la seconda invece è più insidiosa. E' fantastico che l'abbiano
riasfaltato, credo che sarà una pista davvero veloce. In passato
un buon feeling con l'anteriore era fondamentale, e ritengo sarà
lo stesso anche con la superficie rinnovata. Lo scorso anno ero scivolato
in prova ma in gara non ero andato male, quindi sono contento di tornarci.
Inoltre qui solitamente incontro vecchi amici perché qualche
anno fa abitavo da queste parti!".
IL CIRCUITO
Donington Park, in cui dominano curve veloci tutte da raccordare, esalta
le doti dei piloti. Qui una guida fluida e una buona velocità
di percorrenza in curva sono molto più importanti della potenza
in sé. A complicare le cose, però, c'è la parte
Melbourne (aggiunta nel 1996 per rendere il tracciato abbastanza lungo
da poter ospitare un GP), con tre frenate impressionanti dove il coraggio
di staccare per ultimo e la subitanea accelerazione in uscita di curva
sono fondamentali. Adattare una MotoGP a un circuito con due parti così
differenti tra loro è una sfida molto stimolante sia per gli
ingegneri sia per i piloti.
Donington ha ospitato gli appuntamenti del Mondiale a partire dal 1987,
sostituendo Silverstone. La storia di questo circuito ha origine nel
1931 quando i padroni della tenuta di Donington Park avevano accordato
il permesso di utilizzare le strade interne alla loro proprietà
per la corse. Durante la Seconda Guerra Mondiale il circuito venne chiuso
per riaprire solo nel 1977, dopo massicci interventi di ristrutturazione
voluti dall'imprenditore locale Tom Wheatcroft. Il circuito è
stato riasfaltato per questa gara.
Donington Park: 4.023km/2.500 miglia
Lap record: Valentino Rossi (Honda), 1m 31.023s, 159.111mph/98.867mph
Pole position 2003: Max Biaggi (Honda), 1m 30.740s