![]() |
![]() |
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Melandri al Sachsenring 27/7/2005 “La pista del Sachsenring è un tracciato tortuoso che poco si adatta alle caratteristiche della MotoGP perché è molto lento. La prima parte è molto stretta, lenta e non si riesce ad aprire il gas più del 30%. La pista diventa più veloce nella seconda parte, caratterizzata da una serie di curvoni a sinistra e dalla discesa”. Qual’è la migliore sessione della pista? Qual’è il miglior punto per superare? Quale è il segreto per un buon giro? Quali sono i tuoi ricordi legati a questa pista? Raccontaci un po’ il giro ideale al Sachsenring. La COCA-COLA KURVE è lenta, non troppo significativa a livello di tempo sul giro ma difficile perché cambia molte volte pendenza. È importante avere una buona percorrenza perché in uscita non si riescono ad usare tutti i cavalli. Dopo la prima curva ci si immette in una discesa – questa è
una parte molto tortuosa che si affronta in seconda marcia. Si tratta
di una “esse” particolare: dopo la prima curva a destra ci
si immette in una curva a sinistra per poi affrontare una lunga curva
a destra sempre in discesa che a metà chiude ancora di più
ed inizia a salire. È un tratto difficile pe! rché ingannevole,
infatti invita ad entrare molto forte quando invece è più
importante essere scorrevoli. Si affronta una lunga curva a sinistra dove si sta piegati molto tempo, la pista continua a salire mentre il pilota continua in piega sempre sulla sinistra sfruttando non più del 20% di gas. (KARTHALLEN). Sempre mantenendo la piega sulla sinistra la pista inizia a scendere, la curva si velocizza un po’ e, sempre da piegati si inserisce la quarta prima di affrontare l’ultima parte della curva che è un bel curvone da quarta (AUDI-BRUECKE). Si giunge alla parte bassa del circuito caratterizzata da un leggero rettifilo in pianura che si affronta in quarta per poi frenare ed iniziare una curva a sinistra molto bella e veloce che si fa in quarta. In uscita di curva si apre piano piano fino a dare tutto il gas perché la pista iniz! ia a salire. È una salita impegnativa perché in quarta occorre reinserire la moto ancora con il gas in mano per un’altra curva sulla sinistra (SACHSEN KURVE). Appena si chiude il gas, si scala di una marcia per poi affrontare in terza una curva molto difficile poiché si entra molto forte, a metà chiude il raggio della curva, bisogna iniziare a rallentare, spigolare la moto e cercare di uscire molto stretti e a velocità sostenuta per sfruttare al massimo la discesa. Nel cambio di direzione si inserisce la quarta marcia per poi iniziare ad aprire tutto il gas piegando sulla destra per entrare nella discesa più ripida che conduce alla parte più bassa del circuito. In questo rettilineo molto breve si arriva anche ad inserire fino la sesta, qui si raggiunge la velocità maggiore, come sul rettifilo di partenza. Segue una staccata molto bella, dalla sesta alla seconda, si entra in una curva a 90° che si percorre in seconda, si esce forte si in! serisce la terza per poi entrare in seconda nell‘ultima curva, la QUECKENBERG. Una curva difficilissima perché sale moltissimo. Qui è fondamentale cercare di uscire forte per fare un buon giro. Il segreto per un buon giro sta nel controllo del gas perché passi tanto tempo a parzializzare bene il gas.” (a.f.) |
Sito web realizzato da After S.r.l.