News
news 2006
news 2005
Test invernali 2005
news 2004
Test invernali 2004
news 2003
Test invernali 2002/2003
news 2002
Test invernali 2001/2002
news 2001
Tutto il motomondiale 2001
curiosità news foto risultati

la Yamaha in USA 17/7/2006
La Yamaha a Laguna Seca: appuntamento col destino

Appena cinque giorni dopo l’entusiasmante spettacolo del Sachsenring, la Yamaha torna in pista dall’altra parte dell’Atlantico dato che la MotoGP è impegnata in un’altra frenetica trasferta attorno al globo passando dall’Europa dell’est alla costa ovest degli Stati Uniti. Dopo un’assenza di una decina d’anni dal calendario, questa è la seconda stagione consecutiva che il circuito di Laguna Seca, nei pressi di Monterey, ospita un round del mondiale di motociclismo, e per Valentino Rossi e Colin Edwards si tratta un appuntamento col destino.

L’anno scorso entrambi i piloti sono saliti sul podio, un modo ideale per celebrare il cinquantesimo anniversario della Yamaha e un appropriato riconoscimento per il ruolo avuto dalla Casa nel ritorno del mondiale nel continente. Questa volta tuttavia niente meno che una vittoria potrebbe soddisfare l’italiano e l’americano, ognuno dei quali ha il proprio programma per affrontare una delle gare più importanti della stagione.

Per Rossi l’undicesimo dei diciassette round del mondiale rappresenta un’altra opportunità chiave per chiudere il gap dal leader della serie Nicky Hayden (Honda) oltre ad offrire la chance ideale per sferrare un colpo psicologico al pilota del Kentucky, che l’anno scorso ha sfruttato la familiarità con la pista per assicurarsi la vittoria. Tuttavia i dati preziosi raccolti dal team in quella gara, oltre alle modifiche introdotte al tracciato per ragioni di sicurezze, contribuiranno ad equilibrare i valori in campo e il campione del mondo è fiducioso di poter far girare il vento a suo favore.

L’obiettivo di Edwards è la prima vittoria in MotoGP, vittoria sfuggitagli per un soffio al Dutch TT. L’americano ha mostrato in vari momenti quest’anno di poter lottare per il successo e non potrebbe desiderare nulla di più che il gradino più alto del podio nel suo Gran Premio di casa, prima di dirigersi in Giappone con l’identico obiettivo per la prestigiosa 8-Ore di Suzuka.

Rossi: forte da subito
Dopo l’importante vittoria in terra di Germania, Valentino Rossi non vede l’ora di tornare in California dove un anno fa ha debuttato in maniera molto positiva. Il Campione del Mondo è stato il primo pilota non americano al traguardo grazie al terzo posto conquistato nel suo primo GP degli Stati Uniti di sempre ma quest’anno il suo piano è di finire con nessuno davanti, per fare di nuovo bottino pieno prima della pausa estiva del motomondiale.

“L’anno scorso, anche se non conoscevo la pista, sono stato in grado di stare dietro a Nicky per parecchi giri, e poi anche a Colin, riuscendo così ad imparare parecchio da entrambi,” ha spiegato Rossi. “Alla fine della gara stavo andando sempre meglio tanto che il mio giro migliore è stato anche l’ultimo; questa volta spero di andare forte fin da subito e di battere gli americani! In Germania abbiamo avuto qualche difficoltà con la moto e dopo non c’è stato abbastanza tempo per fare delle modifiche ma speriamo che la buona messa a punto che alla fine avevamo trovato per la gara, unita ai dati raccolti l’anno scorso, siano sufficienti”.

“Le recenti modifiche fatte alla pista si sentiranno, ma vedremo come sono quando ci arriveremo. Dopo l’anno scorso abbiamo discusso ogni cosa con la Commissione per la Sicurezza, offrendo qualche suggerimento per migliorare la pista perché davvero non era al livello degli altri tracciati del mondiale. Andava bene per la Superbike ma noi entriamo in curva una quarantina di chilometri più veloci e fare qualche modifica era necessario, specialmente per la prima curva. Ora vedremo se quest’anno sarà migliore e più sicura”.

Edwards: obiettivo vittoria
Colin Edwards si avvicina al secondo GP di casa della sua carriera nella MotoGP completamente concentrato sull’obiettivo vittoria, nonostante le difficoltà incontrate nella messa a punto della sua YZR-M1 in Germania. Dopo il secondo posto alle spalle di Nicky Hayden dell’anno scorso, e la lotta per la vittoria con lo stesso ad Assen quest’anno – perduta solo all’ultima staccata – lasciare di nuovo terreno al suo connazionale è uno scenario che il texano non contempla nemmeno.

“Prima del Sachsenring avevo detto che non “speravo” di vincere a Laguna Seca ma che “mi aspettavo” di vincere, ed è ancora così”, ha affermato Edwards che martedì sarà a Los Angeles per prendere parte ad una parata della MotoGP lungo Hollywood Boulevard prima di assistere alla visione del nuovo film dedicato alla MotoGP “Il Dottore, il Tornado e Kentucky Kid” del quale è uno dei protagonisti.

“In Germania abbiamo avuto dei problemi ma era stato così anche in Catalogna e sette giorni più tardi ad Assen ho lottato per la vittoria. Sembra che nostra moto in alcuni circuiti vada bene ed in altri meno quindi anche Laguna, come Assen, sarà una sorta di lancio al buio. Certo è che lotterò e affronterò e farò qualsiasi cosa per vincere. Se finirà con un duello tra americani, Hayden ed io, questa volta ne uscirò vincitore. Speriamo che la moto vada bene come in Olanda e se sarà così di sicuro non commetterò gli stessi errori”.

Brivio: obiettivo doppietta
Il direttore del Camel Yamaha Team Davide Brivio, è fiducioso che entrambi i suoi piloti possano rivestire un ruolo da protagonisti in quella che promette di essere un ulteriore occasione di crescita di popolarità dello sport in America. Brivio, nell’evento inaugurale dell’anno scorso, aveva visto sia Rossi sia Edwards sul podio e spera in una prestazione simile per domenica prossima, questa volta sui due gradini più alti.

“L’anno scorso entrambi i nostri piloti sono saliti sul podio e l’obiettivo per questo anno è il medesimo, ma in posizioni migliori”, ha detto Brivio. “Il livello di competitività nella MotoGP si sta alzando man mano che la stagione prosegue e noi dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo perché c’è ancora parecchia strada da fare. Con altre sei gare da fare dopo l’estate sarebbe piacevole andare in vacanza con il beneficio psicologico di una vittoria a Laguna Seca”

“Sappiamo che Nicky Hayden su questa pista è veloce ma è questo il bello della sfida. Siamo tutti nelle corse perché ci piace la lotta e in base a quanto ho visto l’anno scorso entrambi i nostri piloti domenica possono rendere la vita difficile a Nicky. Andiamo lì con grande fiducia dopo la vittoria di Valentino in Germania e anche per Colin, che ha bisogno di tornare sul podio, Laguna arriva al momento giusto. Sono solo pochi giorni ma né per noi né per lui la gara arriverà abbastanza presto”.

TECNICAMENTE PARLANDO: LAGUNA SECONDO DANIELE ROMAGNOLI
Famosa, temuta e riverita in tutto il mondo grazie alla sua curva “Corkscrew” (Cavatappi), il circuito di Laguna Seca non ha deluso le aspettative di essere una delle piste più entusiasmanti del calendario iridato, quando, l’anno scorso, la MotoGP vi si è recata per la prima volta. Con pochi, brevi, rettilinei, una serie di curve veloci e filanti e diversi dislivelli che lasciano di frequente la ruota anteriore sollevata da terra, il tracciato lungo 3,602 chilometri offre uno spettacolo ideale per il pubblico ma è sorprendentemente lineare per quanto riguarda la messa a punto.

“Laguna in realtà non è così tecnica come avevamo pensato potesse essere la prima volta che ci siamo venuti, l’anno scorso” ha spiegato Daniele Romagnoli, capo-tecnico di Colin Edwards. “E’ una pista speciale perché quasi non ci sono rettilinei e quindi nemmeno la necessità di tutti i rapporti del cambio o del massimo della potenza. L’erogazione della potenza è più importante della quantità e deve essere più progressiva e morbida possibile da gestire per il pilota. Nello stesso tempo, dato che il circuito è molto ondulato, il telaio assume un ruolo importante dato che la moto deve essere in grado di curvare in condizioni molto diverse. C’è bisogno di una buona trazione quando è in piega, soprattutto alla fine del rettilineo principale quando è inclinata a forte velocità, e nella Cavatappi. La Cavatappi richieda anche sospensioni stabili e una buona resa in frenata perché, come Colin ci ha dimostrato, è un punto dove gli piace sorpassare.

“Onestamente l’anno scorso è stato abbastanza facile trovare una buona messa a punto per Colin. La sua esperienza della pista ci ha dato delle informazioni utili per il cambio e le regolazioni delle sospensioni già prima di arrivare. Questa volta le cose sono un po’ diverse perché, anche se possiamo partire dalle stesse regolazioni, le gomme sono cambiate molto e dovremo cercare qualcosa di diverso per adattare il telaio e le sospensioni. In Germania abbiamo avuto un fine settimana difficile ma Colin non permetterà che questo lo influenzi e lotterà come ad Assen”.

Sito web realizzato da After S.r.l.