il fatto 11/7/2006
Capirossi: al Sachsenring
attenti al curvone da 290 Km/h
“Al Sachsenring sarò in condizioni discrete.
Non ottime, ma discrete”.
Così, a pochi giorni dal GP di Germania, si presenta Loris Capirossi,
chiamato al difficile compito di recuperare punti per tornare in lizza
per il titolo mondiale. Una impresa già tentata dall’imolese,
ma senza fortuna, sia ad Assen che a Donington.
Il pilota della Ducati però promette battaglia al Sachsenring,
un circuito peraltro molto difficile.
“E’
vero – riconosce Capirossi – è un circuito duro,
lentissimo nella prima parte e più veloce nella seconda, ma complessivamente
troppo piccolo per la MotoGP. Nel primo tratto è quasi impossibile
sorpassare. Si guida tutto sull’avantreno: c’è una
prima curva a destra che si percorre in seconda Marcia a circa 75 Km/h,
quindi si piega a sinistra e si affronta un tratto guidatissimo, quasi
da go-kart che porta ad una successione di quattro curve a sinistra,
tutte diverse fra di loro. L’ultima è la più lenta:
è da seconda, ma immette in un discesone dove, sulla destra,
c’è il punto più veloce ed impegnativo del circuito:
un curvone da quinta Marcia che si affronta ad oltre 290 Km/h”.
In fondo al discesone c’è una brusca frenata, prima di
una curva da terza marcia resa nota da tanti duelli.
“E’ qui che si fanno i sorpassi più belli –
ricorda Loris Capirossi . Anche perché poi, c’è
solo un allungo, con l’arrivo in salita dopo una ultima curva
a sinistra”.
E’ molto fisico, il Sachsenring, inoltre fa quasi sempre caldissimo.
“La temperatura non mi disturba, anzi a me piace correre con il
caldo – spiega Loris – piuttosto spero che la Bridgestone
abbia ulteriormente sviluppato i suoi pneumatici che in Germania sono
sempre andati abbastanza bene. La caratteristica più importante,
qui, è la tenuta laterale al massimo angolo di piega”.
“Dopo una serie di circuiti difficili per noi – spiega Shinji
Aoki, assistant manager del reparto corse Bridgestone – arriviamo
su di un circuito adatto alle nostre coperture. L’asfalto del
Sachsenring offer una buona aderenza, ma la differenza nel numero fra
curve sinistrorse e destrorse richiede una certa attenzione nella scelta
della mescola. Porteremo, comunque, gomme adatte ad alte temperature.
Importantissima sarà anche la partenza perché sul circuito
tedesco superare è difficile”.