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il fatto 16/5/2006
Rossi a Le Mans mette la Yamaha sotto pressione

La Yamaha fa ritorno in terra europea e più esattamente in Francia dove, il prossimo fine settimana, riprenderà la caccia ai punti iridati lasciati sul campo in due gare poco favorevoli e in paesi poco familiari al motomondiale. Il leggendario circuito di Le Mans, che a fasi alterne ha ospitato il Campionato del Mondo della MotoGP dal 1969, da sei anni a questa parte è diventato un appuntamento fisso del calendario ed ora si appresta ad ospitare il quinto round di un’incredibile stagione che ha già visto quattro vincitori diversi nelle prime quattro gare.

Il Campione del Mondo in carica, Valentino Rossi, è uno di loro grazie al successo nella seconda gara stagionale in Qatar, ma è ben deciso a mettere un punto a questa situazione di equilibrio e a dare una svolta ad un inizio di stagione avaro di risultati. Un incidente alla prima curva a Jerez, e gli inconvenienti tecnici nelle ultime due gara a Istanbul e Shanghai, si sono tradotti in uno svantaggio di 32 punti dall’attuale leader della classifica, Nicky Hayden (Honda); tuttavia la cosa che preme maggiormente a Rossi è risolvere definitivamente i problemi che hanno limitato fino ad ora lo sviluppo della versione 2006 della YZR-M1.

I 4,180 chilometri della pista francese sono forieri di ricordi felici per la squadra di Rossi che l’anno scorso ha conquistato la pole position, il giro veloce e la vittoria, e che sul podio è stato affiancato anche dal compagno di squadra Colin Edwards. Ripetere tale prestazione è l’obiettivo di entrambi i piloti del Camel Yamaha Team, con Edwards fresco reduce dal podio in Cina dove ha raggiunto anche il record di 25 risultati consecutivi nei punti, come avevano fatto finora solo leggende dello sport come Mick Doohan, Wayne Gardner, Eddie Lawson e Valentino Rossi.

Valentino ad un bivio
Il Campione del Mondo sa bene che è arrivato il momento di dribblare la sfortuna e cominciare a mettere in carniere punti pesanti per difendere la corona iridata in suo possesso ininterrottamente da cinque anni. L’italiano è attualmente sesto in classifica generale ma è ben conscio che un cambio di fortuna in questo momento, potrebbe tradursi in una serie di risultati positivi nell’arco di poche settimane, migliorando drasticamente la sua situazione.

“Domenica scorsa è stata la seconda volta in quattro gare che abbiamo raccolto virtualmente zero punti, ed in entrambi i casi non è stata colpa nostra,” riflette Rossi. “La fortuna decisamente non è stata dalla nostra parte, ma ciò che conta adesso è risolvere al più presto i nostri problemi perché ci apprestiamo ad affrontare una serie di gare importanti, a cominciare da Le Mans. Le prossime quattro, cinque gare in Europa sono “il piatto forte” della stagione, in un momento critico per noi.

“A Le Mans avremo qualcosa di nuovo da provare sperando ci possa aiutare a trovare un buon set up di base, ma abbiamo ugualmente un certo margine di miglioramento da fare per mantenere il passo dei nostri rivali nel fine settimana. Lottiamo contro piloti forti e moto competitive e dobbiamo essere al nostro massimo livello per batterli. In classifica sono un po’ indietro ma il campionato è molto lungo ed io ho molta fiducia nella mia squadra; siamo in tempo per sistemare le cose”.

“Le Mans non è una delle mie piste preferite ma l’anno scorso per noi è andata molto bene. Ho fatto la pole, il record nell’ultimo giro della gara e ho vinto, con Colin anche lui sul podio. E’ stato davvero un fine settimana perfetto e spero che il prossimo sia uguale”.

Edwards: obiettivo podio
Colin Edwards ha ben chiaro cosa vuole, un altro risultato nei tre dopo aver firmato il suo terzo podio in nove mesi nel Gran Premio della Cina di domenica scorsa. Anche nel 2005 Edwards aveva conquistato il suo primo podio nel quarto round stagionale, che era proprio la gara di Le Mans, dove aveva anche guidato la corsa prima di cedere a Valentino Rossi e Sete Gibernau. Il texano spera sia di buon auspicio per domenica prossima.

“Sembra che la quarta gara dell’anno mi sia favorevole, e ovviamente mi ha fatto piacere che si sia rivelata tale anche in Cina”, sorride Edwards. “Il podio dell’anno scorso a Le Mans aveva aperto una serie di risultati per me positivi ed io spero che la stessa cosa si ripeta quest’anno. Non è un segreto che dobbiamo risolvere dei problemi sulla moto e stiamo lavorando duramente ma se siamo stati capaci sia di vincere sia si salire sul podio pur avendo delle difficoltà, pensate cosa possiamo fare quando tutto fila liscio!”

“Le Mans non mi spiace come pista, è un classico tracciato “stop and go”, come dicono tutti, con violente frenate, curve strette e brusche accelerazioni. Avremo da lavorare con il set up ma questa pista si è rivelata positiva per noi la scorsa stagione quindi speriamo di che sia un po’ più facile adesso e non così critica per quanto riguarda i problemi che abbiamo sofferto recentemente”.

Brivio: tutti al lavoro
Il Direttore del Camel Yamaha Team Davide Brivio, mira a ritrovare la, relativa, normalità della vita sulle piste europee dato che la MotoGP torna nel vecchio continente per un tour de force di sette settimane. Dopo un impegnativo avvio di stagione che ha portato il motomondiale in tre gare fuori Europa, Qatar, Turchia e Cina, i camion officina e ufficio delle squadre si sono dati appuntamento a Le Mans per fornire il consueto punto d’appoggio al duro lavoro dei team.

“Dopo una partenza così difficile, che comunque ci ha dato una vittoria con Valentino oltre al recente podio di Colin, spero che le prossime settimane in Europa per noi equivalgano ad un nuovo inizio”, dice Brivio. “Le prossime gare saranno cruciali e tutto ciò che possiamo fare è continuare a lavorare a testa bassa per risolvere i problemi emersi quest’anno. C’è chiaramente ampio margine di miglioramento ma sappiamo, dalle prestazioni già ottenute questa stagione da Valentino e Colin, che la moto ha un grande potenziale e siamo ansiosi di vederla finalmente al massimo delle sue prestazioni. Speriamo che questo avvenga a Le Mans”.

“Gli ingegneri Yamaha continuano a lavorare incessantemente per far sì che sia così, e Valentino avrà a disposizione un nuovo telaio sin dalle prove libere del venerdì mattina. Lo compareremo con l’attuale e poi decideremo se usarlo o meno. Rimarremo a provare anche lunedì per continuare lo sviluppo. L’anno scorso a Le Mans abbiamo avuto un buon fine settimana, finito con entrambi i nostri piloti sul podio e sarebbe bello ripetersi! Se potremo scrollarci di dosso la sfortuna che ci ha accompagnato recentemente avremo ogni ragione per essere fiduciosi”.

TECNICAMENTE PARLANDO: LE MANS SECONDO JEREMY BURGESS
Le Mans è la pista “stop and go” per eccellenza, con l’aggiunta di una delle curve più veloci del calendario, subito dopo il breve rettilineo dei box. Ci sono diversi tornantini e chicane, che richiedono non solo un buon bilanciamento e controllo in fase di violenta e ripetuta frenata ma anche un passaggio veloce e pulito dal massimo della frenata alla piena accelerazione in uscita di curva.

Con nove curve a destra e solo quattro a sinistra la pista mette a dura prova anche le gomme ma, secondo il capo tecnico di Valentino Rossi, Jeremy Burgess, la pista non ha segreti particolari in termini di messa a punto delle moto. “Le Mans è probabilmente la meno tecnica del calendario, non ha nessuna particolarità o caratteristica che emerga sul resto, e di certo non in un modo determinante,” dice Burgess. “C’è bisogno di una buona accelerazione in uscita dalle curve lente, che è la cosa che ci aveva creato maggiori difficoltà la primissima volta che abbiamo girato con la M1 nel 2004, perché stavamo provando diverse soluzioni di motore prima di affrontare le piste che richiedono cavalli veri come Barcellona, Mugello e Assen.

“L’anno scorso la moto era ad un livello di sviluppo ottimale quindi abbiamo fatto solo i piccoli aggiustamenti che questa pista richiede e sia Valentino sia Colin erano molto veloci. Chiaramente, con così tanti punti di forte frenata, c’è bisogno di un assetto più rigido della forcella, e della taratura della molla, per quanto riguarda l’anteriore oltre ad una regolazione leggermente più morbida dell’ammortizzatore, cosicché il pilota possa mantenere la sua linea in uscita. Questo è tutto, davvero, non ci sono segreti a Le Mans!”

INFORMAZIONI CIRCUITO
Pole Position: a sinistra
Lunghezza: 4180 m
Larghezza: 13 m
Curve a dx: 9
Curve a sin: 4
Costruito nel: 1974
Modificato nel: 2002

Record ufficiale Le Mans: Valentino Rossi (Yamaha) 2005 – 1’33.678
Pole position Le Mans: Valentino Rossi (Yamaha) 2005 – 1’33.226

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