3/11/2005
Motomondiale e MotoGP,
fra presente e futuro
La diffusione del calendario ufficiale del 2006 della MotoGP
(a meno che la Formula Uno non cambi i suoi piani di nuovo) ti fa rendere
conto quasi con stupore che la stagione 2005 è praticamente alle
spalle. Sembra ieri il momento del contatto all’ultima curva del
Gran Premio di Jerez, che ha aperto ufficialmente le ostilità del
campionato tra Valentino Rossi e Sete Gibernau. Invece sono già
passati sette mesi, fatti di alti e bassi, tra in quali sicuramente i
tanti viaggi che hanno portato il motomondiale in giro per il mondo in
una girandola assurda. La stagione agonistica è stata di nuovo
un dominio incontrastato di Valentino Rossi che, ad una gara dalla fine,
ha già in carniere dodici successi.
A Valencia calerà il sipario sulla MotoGP, uno show lungo sette
mesi la cui storia è fatta anche di avvenimenti più o meno
positivi.
Ecco alcuni tra gli alti e i bassi della (quasi) passata stagione
CAMEL HONDA.
Alti – Sicuramente uno dei momenti più alti della stagione
è la vittoria di Alex Barros in Portogallo. L’esperto pilota
brasiliano ha battuto Valentino Rossi e Max Biaggi in condizioni particolarmente
insidiose. Anche il talento dimostrato dal giovane debuttante Chris Vermeulen,
quando ha sostituito Troy Bayliss, deve aver dato a Sito Pons una grande
soddisfazione.
Bassi – L’infortunio di Troy Bayliss, mentre si allenava
con la sua moto da cross in Australia, ha rovinato l’ultimo terzo
di stagione dell’australiano, che aveva avuto qualche difficoltà
ad adattarsi alla Honda dopo due stagioni con la Ducati ma che era fiducioso
di potersi togliere qualche soddisfazione nel finale di stagione.
ORGANIZZATORI E PROMOTORI
Alti – L’ingresso nel calendario iridato di paesi come la
Cina e la Turchia, ed il ritorno di un appuntamento classico come quello
americano di Laguna Seca. E poi la vittoria della Ducati in Giappone e
Malesia, che ha interrotto il dominio delle Case giapponesi ed il successo
di due giovani come Nicky Hayden e Marco Melandri, che rappresentano il
futuro di questo sport nel dopo-Rossi.
Bassi – La perdita di due sponsor importanti e di una copertura
televisiva rilevante. Il secondo più grande sport motoristico del
mondo potrebbe attraversare tempio duri se non si affacceranno presto
dei nuovi sponsor.
L’ INTERNATIONAL RACING TEAMS ASSOCIATION (IRTA).
Alti – Ha affrontato con successo tutte le problematiche concernenti
la logistica nell’affrontare cinque gare in continenti diversi in
poche settimane. E’ stato necessario portare a termine una serie
di complicate operazioni che hanno coinvolto l’utilizzo di tre cargo
jumbo jet in tempi strettissimi per lunghe distanze. Nonostante i mugugni
e i lamenti di qualcuno, è arrivato tutto dove doveva nei tempi
stabiliti. Davvero un bel risultato per tutto lo staff dell’Irta.
Bassi - Un calendario che ha costretto il motomondiale a viaggi che definire
scomodi e incongruenti è un eufemismo. Meno male che quello del
2006 sembra concepito molto meglio (per favore non cambiatelo!).
I PILOTI
Alti – Affrontare prove, qualifiche e gara senza incorrere in nessun
incidente di rilievo a Laguna Seca. Non aver dovuto affrontare il cambio
moto per la pioggia. Una buona comunicazione tra i piloti e l’organizzazione
sul tema sicurezza, che ha evitato incidenti gravi. La possibilità
di fare la curva numero 11 in Turchia, la più veloce nella MotoGP.
Bassi – Il calendario 2005, che ha ridotto quasi allo stremo parecchie
persone in Turchia, l’ultima di cinque gare extraeuropee in sei
settimane. Gli infortuni di Kenny Roberts e di Loris Capirossi in Australia.
I MEDIA
Alti – Il rinnovo di Valentino Rossi e il suo “coinvolgimento”
nella Formula Uno ha fatto consumare fiumi di inchiostro ai giornalisti
di tutto il mondo. Mentre Rossi mantiene alle stelle l’interesse
della stampa internazionale, cominciano ad emergere giovani come Marco
Melandri e Nicky Hayden. Per il fine settimana di Valencia sono state
ricevute seicento richieste di accredito tra giornalisti di radio, televisioni
e carta stampata a riprova dell’enorme interesse suscitato dallo
sport. Anche l’introduzione del sistema di connessione internet
ad alta velocità wireless in molte delle sale stampa dei circuiti
ha contribuito notevolmente a facilitare le comunicazioni tra i giornalisti
e le redazioni.
Bassi – Il calendario 2005 che ha eliminato alcuni dei GP più
amati per scarsità di budget degli stessi. La vittoria di Fernando
Alonso in F1 che ha causato una crescita impressionante di interesse per
le quattro ruote in Spagna a scapito dello spazio dedicato alle due ruote.
La scomparsa del fotografo Maurice Bula, una figura storica nei Gran premi
che ha cominciato a seguire sin dal primo anno di motomondiale.
LE SQUADRE
Alti – L’aria condizionata in Qatar. Gli hotel in Qatar. I
garage in Turchia e in Cina. Il ritorno delle hospitality a Valencia dopo
cinque gare extraeuropee consecutive.
Bassi – Il calendario 2005 e il servizio di lavanderia in Turchia.
L’impossibilità di provare il nuovo regolamento che consente
il cambio di moto in caso di pioggia. Il paddock di Donington Park. Il
cibo negli aerei e la mancanza di spazio nella classe turistica.
DAL PUNTO DI VISTA DEI TIFOSI
Alti – Aver visto probabilmente il più grande pilota
di motociclismo in azione al Mugello. Aver vissuto la prima vittoria di
Nicky Hayden e di Marco Melandri in MotoGP. Poter prendere in giro gli
amici tifosi di Formula Uno sul fatto di aver visto più sorpassi
in un giro della MotoGP che in un Gran Premio di Formula Uno.
Bassi – Donington Park. Il campeggio al Sachsenring e la confusione
del traffico a Donington Park e a Laguna Seca. I prezzi dei biglietti
in Turchia ed il vuoto delle tribune in Qatar
|