Ducati a Sepang - 9/10/2003
La Ducati pronta per l'inferno malese
La Ducati si prepara ad affrontare il caldo tropicale della Malesia
per offrire spettacolo ed emozioni al pubblico che affollerà
gli spalti della pista di Sepang per il quattordicesimo appuntamento
del Campionato Mondiale MotoGP.
La casa bolognese, tornata quest'anno al mondo dei Gran Premi dopo più
di tre lustri d'assenza, è tra i principali
protagonisti
della stagione MotoGP2003. Al secondo postonella classifica Costruttori,
conta finora una vittoria, 3 pole positions e ben 6 podi.
L'intenso lavoro di sviluppo svolto finora, che ha permesso una buona
crescita della Ducati Desmosedici, risulta particolarmente importante
per le trasferte extra europee, quando non è possibile tornare
a casa per lavorare sulla moto e apportare eventuali modifiche. Lo scorso
weekend infatti Capirossi e Bayliss hanno corso in Giappone e il prossimo
saranno in Australia: ovvio quindi che in questo momento la priorità
vada alla gara piuttosto che allo sviluppo del prototipo.
Dopo il Gran Premio australiano, il circus del Motomondiale tornerà
in Europa per l'ultimo round, il Gran Premio Marlboro di Valencia, il
2 Novembre.
Con il Gran Premio del Pacifico (Motegi) si sono finalmente concluse
le "gare al buio" per il Ducati Marlboro Team. Le prossime
tre gare, le ultime della stagione, si svolgeranno infatti su circuiti
dove la squadra ha già svolto dei test durante i mesi invernali.
D'ora in poi Loris Capirossi e Troy Bayliss potranno affrontare le prove
del venerdì potendo contare su importanti indicazioni per il
set-up di base, fatto questo che dovrebbe permettere loro di competere
ad armi pari con gli avversari.
I due piloti arrivano a Sepang con l'esperienza maturata a gennaio,
quando il team ha effettuato tre giorni di prove. Sul circuito malese,
sia Loris che Troy, avevano girato al di sotto del miglior tempo della
pista, e si trattava solo dei primi step del faticoso, ma estremamente
efficace, programma di sviluppo della Desmosedici. La sessione di test
di Gennaio offre dunque ai piloti della Ducati una buona base di dati
si cui lavorare, e alla luce dei miglioramenti apportati alla moto,
gara dopo gara, non si può che essere ottimisti.