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il fatto - 03/09/2001
Biaggi, piani di rilancio
Max Biaggi si presenta all' Estoril questa settimana con un lavoro da fare - diminuire il distacco di 29 punti di cui gode, al momento, il suo arcirivale Valentino Rossi (Honda). I due italiani sono, in questo momento, impegnati in una delle più elettrizzanti ed incerte lotte per il titolo della storia della 500, e fino alla sua caduta nel recente GP della Repubblica Ceca, Biaggi stava aumentando la pressione, sminuzzando il vantaggio di punti di Rossi. Ora, però, deve ricominciare da capo.

La coppia ha torreggiato sull'intera stagione della 500 - l'ultima prima che il cambio regolamentare permetta ai grossi motori a quattro tempi di rientrare in questo divertente motomondiale nel 2002 - vincendo complessivamente nove gare. Rossi è in vantaggio, al momento, con sei vittorie contro le tre di Biaggi, ma la star del team Marlboro Yamaha è conosciuto per essere sempre più forte man mano che la stagione avanza, e sarà determinato a vincere il suo quarto Gran Premio dell'anno domenica prossima.

Biaggi ha ottime possibilità di disputare una bella gara in Portogallo, così come il suo compagno di squadra, Carlos Checa. Lo spagnolo, che corre nella penisola iberica per la terza volta quest'anno, ha mostrato di essere veloce nelle ultime gare e correrà per conquistare il suo terzo podio della stagione all'Estoril.

La gara di domenica, il quarto GP del Portogallo della storia del
motomondiale, arriva alla fine del periodo di cinque mesi nei quali si sono corse dieci gare in Europa. Dopo questa prova si faranno nuovamente le valigie per l'est della Spagna, dove avrà luogo, il 23 settembre, il Marlboro Valencia Grand Prix, l'evento finale della parte continentale del mondiale. Dopo, infatti, ci sarà una corsa senza respiro con tre Gran Premi consecutivi, in Giappone (per il GP del Pacifico), in Australia ed in Malesia. La campagna 2001 terminerà a Rio de Janeiro, in Brasile, sabato 3novembre.

Si torna a combattere
Max Biaggi ha sofferto il suo primo incidente di gara del campionato del mondo 2001 quando è caduto mentre era in testa del GP della Repubblica Ceca, due settimane fa. Il fortissimo pilota italiano stava conducendo una bella gara davanti al suo rivale Valentino Rossi (Honda), quando è scivolato, per poi risalire in sella e finire decimo, consentendo così a Rossi di aumentare il suo vantaggio nel campionato a 29 punti. Con solo 6 gare, su 16, ancora da disputare, Biaggi sa che davanti a lui c'è una delle fatiche di Ercole da affrontare, ma l'italiano è abituato da sempre a lottare sino alla fine. Ed ha intenzione di ricominciare a combattere proprio dal GP di Estoril, domenica.

"Normalmente faccio migliori risultati quando sono sotto pressione - spiega Max - Ho conquistato tre dei miei quattro titoli iridati vincendo l'ultima gara della stagione. Ho sopportato un'enorme pressione, in quelle gare, ma quando sono alle corde rispondo al meglio. Riesco ad isolarmi ed a mantenermi concentrato quando altri, al contrario, si sentirebbero nervosi o demoralizzati".

Probabilmente non c'è mai stata tanta pressione nella lotta per il titolo della 500. Biaggi e Rossi sono i due piloti più veloci, nella più veloce stagione della 500 mai disputata, come testimoniano i tempi delle gare incredibilmente inferiori a quelli dell'anno passato. Molti dei Gran Premi, quest'anno, sono stati oltre 30 secondi più rapidi di quelli del 2000 - addirittura la corsa di Biaggi nel GP della Repubblica Ceca, quest'anno, nonostante la caduta, è stata più veloce di quella dell'anno passato, allorché vinse per distacco!
Come dice il direttore del team Marlboro Yamaha Hiroya Atsumi "Quest'anno si corre con un ritmo incredibile, ma è con questo ritmo che dobbiamo correre,al minimo!"

Biaggi ha lavorato duro sul suo modo di guidare per essere sempre più veloce. Da quando ha sviluppato la tecnica che gli ha consentito di vincere quattro titoli consecutivi nella 250, dal 1994, ha adattato il suo stile per sfruttare la sua Yamaha YZR che ha il doppio della potenza.
"Io stò provando ad entrare sempre più forte e piegato, per poi tirare su la moto rapidamente ed aprire il gas un attimo prima - prosegue, e aggiunge - perché guidare una 500 come una 250 non ha senso. In quel modo, infatti, si riesce ad essere veloci solo fino a che la gomma posteriore inizia a scivolare, da allora in poi iniziano i guai".

L'unico pilota che è stato capace di eguagliare od anche far meglio del ritmo di Biaggi, quest'anno, è stato Rossi ed il duello fra i due per il titolo è stata favoloso.
Rossi ha iniziato meglio il mondiale, vincendo i primi tre Gran Premi, mentre Biaggi ha conquistato il terzo posto a Suzuka, ma poi è stato rallentato da problemi di assetto a Welkom ed a Jerez, dove è finito rispettivamente all'8° ed all'11° posto. Dopo tre round, dunque, Rossi era lontano con 46 punti di vantaggio su Biaggi. Ma dopo aver migliorato la sua Yamaha YZR durante test privati al Mugello, Biaggi è tornato a vincere in Francia, dove Rossi si è classificato solo terzo. Nella gara successiva, un bagnatissimo GP d'Italia, Biaggi è terminato a sua volta terzo, ma Rossi è caduto, riducendo il suo vantaggio a 21 punti. Quindi Rossi ha vinto nuovamente in Catalogna, dove Biaggi ha fatto il secondo posto. Due settimane dopo, ad Assen, le posizioni si sono rovesciate, per invertirsi nuovamente a Donington, in Inghilterra. In Germania, il mese scorso, però, Biaggi si è assicurato una eclatante vittoria lasciando Rossi in settimana posizione e riducendo ulteriormente lo svantaggio a dieci punti, ma Brno doveva ancora arrivare...

"La cosa più importante è che Max non si sia fatto male a Brno e noi ora non vediamo l'ora di correre all'Estoril, sofffrendo nell'attesa - ha detto il team manager del Marlboro Yamaha team Geoff Crust - non bisognava vincere o perdere il titolo a Brno, Max sa di dover lottare per il titolo sino alla fine, e non è affatto spaventato".

A Max Biaggi, che dopo il recente successo al Sachsenring è entrato nella "top ten" dei vincitori di Gran Premi di tutti i tempi, Estoril piace. "E' un circuito impegnativo, ma divertente, finché naturalmente il vento non soffia troppo forte - dice l'italiano che ha realizzato il secondo miglior tempo (1'40"149) durante i test precampionato - il problema principale è che la vicinanza con l'Atlantico rende il circuito molto ventoso, cosa che a sua volta rende la guida molto difficile, specie se il vento soffia sabbia sulla pista".

Il capo meccanico di Max, Fiorenzo Fanali, aggiunge: "Max è molto forte, in questo momento, ma noi possiamo ancora migliore la moto per lui. Abbiamo bisogno di renderla più leggera da girare nelle curve con le Michelin posteriore da 16,5 pollici. Queste gomme offrono infatti maggiore aderenza e una durata migliorata, ma al prezzo di una moto un po' più pesante da pilotare, e noi stiamo cercando un compromesso nell'assetto che migliori la guidabilità e permetta alla moto di essere più leggera nella fase dell'inserimento in curva. Abbiamo più di un'idea, in proposito, e le metteremo alla prova all'Estoril".

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