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17/09/2001
La Yamaha sotto pressione
Il prossimo fine settimana il circo iridato saluta l'Europa dopo quasi cinque mesi di gare sul suolo continentale iniziate con il GP di Jerez in maggio. Con il Gran Premio Marlboro di Valencia finisce la parte europea della stagione e inizia l'ultima fase del campionato, con le quattro gare oltre oceano.

L'ultimo terzo di gare coincide con un aumento della pressione su tutti i piloti, Max Biaggi in testa. Il pilota del Marlboro Yamaha Team, in lotta con Valentino Rossi per l'ultimo titolo della classe 500, ha dalla sua la capacità di esprimere una grande competitività a fine stagione (è stato suo il rendimento migliore alla fine del 1999 e del 2000) ma si trova piuttosto distaccato da Rossi dopo le cadute delle ultime due gare gli hanno valso solo un decimo e un quinto posto.

Valencia tuttavia potrebbe offrire delle ottime chance a Biaggi dato che proprio qui, l'anno scorso, Rossi perse la possibilità di lottare per il titolo dopo essere caduto in gara. La pista spagnola è famosa per dar luogo a gare molto serrate e combattute, cosa che in qualche modo piace sia a Biaggi sia a Checa. Mai nella storia i tempi dei piloti dello schieramento di partenza di un gran premio erano stati così ravvicinati come a Valencia l'anno scorso, con ben 16 corridori racchiusi in appena 0.982 secondi.

Checa ha fatto una buona gara due settimane fa giungendo ad un soffio dal podio dopo una partenza così-così. Lo spagnolo ha già conquistato il podio in Francia ed in Germania e niente gli farebbe più piacere che ottenere un altro risultato di rilievo di fronte al pubblico di casa.

Dopo la gara di domenica le squadre prepareranno le casse per le spedizioni del materiale e delle moto verso il Giappone (GP del Pacifico) da dove, gara dopo gara, si sposteranno verso l'Australia e la Malesia per finire in Brasile il 3 di novembre.

BIAGGI , UN COMBATTENTE NATO
Il motociclismo può essere uno sport estremamente duro, chiedetelo a Max Biaggi! Il pilota del Marlboro Yamaha Team ha disputato una stagione fantastica quest'anno, ottenendo tre vittorie e lottando con Rossi per il titolo della 500, ma non ha avuto fortuna nelle ultime due gare.

Non c'è alcun dubbio che Max Biaggi sia un pilota velocissimo - è partito dalla pole nelle ultime quattro gare - ma le cadute a Brno e in Portogallo hanno determinato un distacco importante tra lui e Rossi a cinque gare dalla fine. Prima del Gran Premio della Repubblica Ceca Biaggi aveva ridotto il distacco a dieci punti partendo da un gap di 46. A Brno però è caduto mentre era in testa rimontando poi con coraggio fino al decimo posto. In Portogallo è caduto mentre era terzo e di nuovo con grande spirito è riuscito a concludere quinto. Illeso entrambe le volte, giunge a Valencia determinato a non arrendersi.

"Vincere il titolo ora è un pensiero lontano, come minimo," dice Biaggi. "Tutto quello che posso fare comunque è restare concentrato sul mio obiettivo che è quello di vincere le gare. Forse non sarà possibile raggiungere Rossi ma cercherò di finire la stagione nel miglior modo possibile, continuando a spingere fino alla fine. Abbiamo provato qualche cosa dopo nei test dopo il Gran Premio del Portogallo ed io ho parlato a lungo con gli ingegneri della Yamaha per vedere se c'è ancora qualcosa che possono fare per darmi un aiuto per le ultime gare".

Biaggi a Valencia nel 2000 ha ottenuto un buon risultato qualificandosi secondo in prova a 0.058 secondi dal futuro campione del mondo Kenny Roberts (Suzuki), e finendo terzo in gara. "La pista mi piace, è stretta per una 500 ma divertente se sai interpretarla bene", aggiunge. "La cosa più particolare è la conformazione del tracciato, tutto racchiuso in una specie di grande stadio da dove puoi sentire l'incitamento della folla con un effetto "surround sound!".

Sebbene il distacco da Rossi ammonti a 43 punti, Biaggi e il suo team non pensano che tutto sia perduto finché non lo dichiara la matematica. "Le ultime due gare sono state frustranti per Max e per l'intera squadra" ammette il team manager del Marlboro Yamaha, Geoff Crust. "Ma le gare talvolta lo sono, e si deve continuare a lottare. Se non sei in grado si affrontare i momenti neri, non devi impegnarti in questo sport. La Yamaha sta lavorando in Giappone cercando di trovare qualcosa che possa aiutare Max. Noi pensiamo che domani sia un altro giorno e sebbene 43 punti siamo molti a questo punto della stagione, non sai mai cosa possa succedere fino alla fine dato che corse sono ciò che di più imprevedibile si possa pensare!".

"Il fatto è che quest'anno le cose sono cambiate parecchio, il passo di gara è così elevato che gli imprevisti possono accadere. Il GP di Estoril è stato 42 secondi più veloce dell'anno precedente, Welkom 35, Suzuka 15, Jerez 23, Le Mans 16, e Brno 32. Sono miglioramenti importanti ed è dunque impossibile prevedere cosa accadrà in gara".

CHECA IN CASA PUNTA IN ALTO
Carlos Checa sta vivendo un momento felice e punta ad un risultato di rilievo nell'ultima gara spagnola in calendario quest'anno. La Spagna attualmente ospita tre gran premi ma Checa non ha ottenuto i risultati che sperava nelle due gare di casa che sono già state disputate, in maggio a Jerez e in giugno in Catalogna.

Tuttavia arriva a Valencia carico di ottimismo dopo il secondo posto in Germania e il quarto all'Estoril. I test seguiti alla gara portoghese lo hanno messo in ottima forma in vista del 12° appuntamento della stagione 2001.

"Credo di guidare ad un ottimo livello attualmente e penso che nei test abbiamo fatto molti miglioramenti" dice Checa. "Sono stato in grado di mantenere un ottimo passo con gomme usate e questo è un buon segno. Guardo a Valencia con la voglia di far bene visti i due terribili risultati ottenuti nelle due precedenti gare spagnole. Voglio davvero vincere e mi concentrerò al cento per cento per essere il migliore. Abbiamo lavorato molto per migliorare la moto negli ultimi mesi. Il livello di competitività è così elevato al momento che anche il più lieve progresso può fare la differenza. Il mio obiettivo principale è migliorare il bilanciamento della moto, alleggerendo un po' il retrotreno in modo che la moto sia più sciolta in uscita di curva. A Valencia è importante far lavorare bene la moto in curva in modo che l'anteriore possa copiare gli avallamenti del fondo senza perdere aderenza".

Nei test della settimana scorsa all'Estoril, Carlos Checa ha lavorato con il suo capo tecnico Mike Webb alla ricerca di un set up che si adattasse alle curve strette di Valencia. "Quando proviamo subito dopo un GP, di solito cerchiamo di capire cosa non abbia funzionato in gara," dice Webb. "Carlos può indicare molti motivi per cui non è andato veloce e noi ci lavoriamo sopra. Avevamo alcune cose da provare all'Estoril, parti riguardanti il telaio e la messa a punto più alcune gomme posteriori della Michelin, che noi prevediamo di usare a Valencia. Carlos è molto più contento ora e và a Valencia con uno stato d'animo positivo. Ogniqualvolta abbiamo gareggiato o fatto delle prove in quel circuito, si è comportato bene".

Lo scorso settembre a Valencia Checa si è comportato davvero bene. Si è classificato ad un soffio dalla prima fila ad appena 0.319 dalla pole. In gara era in lotta nelle posizioni di testa e a caccia del podio quando è finito lungo in una curva infida ed è dovuto uscire di pista per non cadere. Rientrato in pista è comunque finito settimo.

Dopo una partenza difficile all'inizio del 2001 quando un incidente estraneo alle gare lo ha costretto a saltare il GP del Sud Africa, Checa ha lavorato per risalire la classifica del mondiale. Attualmente occupa l'ottava posizione ma è a 2 punti appena da Alex Criville (Honda), e a 11 da Norick Abe (Yamaha). Un buon risultato a Valencia, e nelle restanti quattro gare oltre oceano, potrebbero portare il simpatico spagnolo ancora più su nella classifica iridata.

I COMMENTI DEL TEAM
Max Biaggi ed il suo responsabile tecnico, Fiorenzo Fanali, hanno lavorato duramente per comprendere il motivo delle due cadute negli ultimi due Gran Premi. "Abbiamo esaminato i dati molto attentamente - ha spiegato Fanali - ma ci siamo trovati davanti a scivolate incomprensibili. La velocità di ingresso nella curva, infatti, era la medesima del giro precedente ed anche le sospensioni hanno lavorato nell'identica maniera. In ogni caso cercheremo di dare a Max una moto migliore, questo fine settimana. All'Estoril ci mancava accelerazione, ma la potenza non è un problema a Valencia. Il fattore più importante in questo circuito è la facilità di guida, perché ci sono molte curve e molto ravvicinate fra di loro. Ci stiamo preparando, all'Estoril, all'indomani della gara, abbiamo provato nuovi particolari per il motore e per il telaio, oltre a nuove gomme, e speriamo di tornare a vincere".

Terzo a Valencia l'anno passato, Biaggi è a suo agio in un circuito così stretto ed intricato: "Ricordo che l'anno passato abbiamo lavorato duramente per far sì che l'anteriore della moto copiasse le asperità dell'asfalto senza perdere aderenza. E' necessario un assetto che non rovini le gomme".

Due settimane dopo essersi battuto all'Estoril, il circuito più lento del mondiale, Carlos Checa & Company si preparano a Valencia, pista appena più veloce della precedente.
"Valencia è un po' come due terzi dell'Estoril," ha spiegato Mike Webb, capo meccanico di Checa. "Ci sono molte curve, così la moto è in piega per lungo, lungo tempo. Questo è il motivo per il quale c'è bisogno di un mezzo che curvi molto bene, in ogni situazione, sia che si stia entrando in curva con i freni tirati oppure uscendo mentre si accelera a fondo. Non è il tipo di posto che necessiti di un assetto speciale; qualche pista richiede qualcosa di particolare ma Valencia non è uno di questi. Anche l'aderenza non è un problema, per questo siamo molto fiduciosi che Carlos possa avere un fine settimana ottimo".

Checa aggiunge: "Valencia non è veloce, ma mi piace e ci si può divertire. Qualificarsi il meglio possibile sarà particolarmente importante perché i tempi sul giro sono così vicini che è necessario avere una buona posizione in griglia: infatti è un circuito super stretto e tecnico, cosa che significa sorpassi molto difficili".

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