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La Michelin a Motegi 13/9/2005 “Mi piace molto Motegi – spiega Makoto Tamada, vincitore l’anno passato con una Honda gommata Bridgestone – è una pista che amo perché è lì che ho imparato a guidare. Vi ho corso la prima volta con una 250 nel 1998 e da allora vi ho quasi sempre vinto. Non è una pista particolarmente complicata, quella di Motegi e tutto ciò che chiede alla gomma è una buona trazione e stabilità in frenata.Ci sono ben sei punti in cui la decelerazione è molto forte, più che su ogni altro tracciato”. “Il circuito di Motegi è uno dei due sui quali siamo stati battuti, l’anno passato – ricorda Nicolas Goubert, capo della competizione Michelin – il che dimostra che vincere non è mai facile. Il problema è che sul circuito giapponese non si prova mai e questo rende lo sviluppo più difficile. per il momento pensiamo di aver risolto il problema di durata di cui abbiamo sofferto nel 2004, ma la vera domanda e se riusciremo anche ad essere veloci. Motegi è molto duro sulla copertura anteriore, che ha bisogno di una carcassa apposite, alla quale I piloti si devono adattare. Un lavoro extra per loro che solitamente desiderano utilizzare sempre lo stesso tipo di anteriore”.
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