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29/9/2006
Gresini attacca la Ducati: “Una caduta di stile rubarmi Melandri”

Marco Melandri è sempre più vicino a firmare per la Ducati. A dirlo è il suo team manager, Fausto Gresini che in vista del 10 ottobre, ultimo giorno in cui potrà esercitare la prelazione che detiene sul pilota di Ravenna, è pessimista sulle possibilità di proseguire con il pilota da lui rilanciato nel 2005.

“Sono perplesso ed amareggiato di come stiano andando le cose – ha dichiarato l’ex iridato a GPOne – Marco sembra aver già preso la sua decisione, ed io temo che sia stato il suo manager, Alberto Vergani, a convincerlo. La mia squadra è stata definita un team “Satellite”, quale in effetti è, ma con toni riduttivi che la sminuiscono. Nessuno invece deve dimenticare che il team Gresini, se non corresse un certo pilota con il numero 46 sulla carenatura, avrebbe vinto gli ultimi tre mondiali di seguito. Due con Gibernau e quello dell’anno passato proprio con Marco”.

Ci tiene a ricordare questo fatto, Fausto Gresini, come a puntualizzare che un team Satellite vale quelli ufficiali se ben gestito e ben finanziato come è il suo.
“Rossi quando ha vinto il primo titolo, nel 2001, correva con il team Honda-Nastro Azzurro che non era ufficiale – ricorda – esattamente come fece Eddie Lawson nel 1989. E’ vero che, in quelle due stagioni, per motivi diversi le due squadre ricevettero il massimo del supporto. Ma ciò è esattamente anche quello che accadde alla mia squadra dopo la scomparsa di Kato. E nella seconda parte del 2004 e nel 2005 Gibernau ebbe supporto pieno dalla HRC, così come Melandri alla fine della stagione. Che poi tutto ciò non sia ufficiale è un altro discorso”.

E’ la politica dell’HRC, quella di non dare la consacrazione di team ufficiale alle squadre esterne. In realtà è noto che le eccezioni alla regola sono frequenti.
“Nella MotoGP il risultato dipende dalle gomme, dall’assetto, dal motore e…dalla testa del pilota – ricorda Gresini – e tutti questi componenti devono essere ben accordati per vincere. I top rider come Marco, però, pensano che basti il supporto della Casa a fare la differenza, per vincere tutti i Gran Premi, ma questo non è vero. Comunque le sue tre vittorie confermano la bontà della nostra squadra che negli ultimi tempi ha vinto più Gran Premi dell’HRC”.

Una squadra che continuerà nel 2007. Con o senza Marco Melandri.
“Il team continuerà ad esistere con o senza Marco, questo è chiaro – afferma con decisione Gresini – abbiamo già trattative con nuovi sponsor in corso e sia la Honda che la Dorna ci hanno offerto ampie garanzie in proposito. Saremo in pista anche nel 2007, e con due piloti. Noi speriamo che la prima guida sia Melandri, ma in caso contrario cercherò un giovane dalla 250. Possibilmente italiano. Certo, non c’è rimasto molto tempo per decidere. Se Marco ci avesse detto che andava via un mese e mezzo fa avremmo potuto organizzarci meglio. La lealtà paga sempre”.

Ha un forte risentimento verso la Ducati, Fausto. Un sentimento comprensibile.
“Sono tre anni che vengono sempre a cercare i miei piloti. Con Gibernau fecero raddoppiare il suo ingaggio. E già nel 2005 insidiarono Melandri, che io bloccai contrattualmente. Capisco che il mercato è libero, ma c’è modo e modo. Nel 2005 hanno pagato più Gibernau di Capirossi, adesso sono accaniti nell’inseguire Melandri. Mi aspettavo comportamenti diversi da loro. Ed il fatto che materialmente sia un uomo, Livio Suppo, a condurre le trattative, non cambia il mio pensiero: quella della Ducati è una caduta di stile incredibile”.

Una risposta definitiva Melandri la darà alla squadra fra pochi giorni, ma Gresini sembra sempre meno convinto di far valere la sua prelazione.
“Se eserciterò la prelazione loro rilanceranno e sarà finita egualmente”.

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