Melandri in Australia 12/9/2006
A Phillip Island Melandri cerca il riscatto
Continua il tour asiatico per le squadre del motomondiale
che, lasciata la Malesia, hanno raggiunto l'Australia dove domenica prossima
si corre sulla pista di Phillip Island. Il Gran Premio d'Australia, quattordicesima
prova della stagione, diventa un appuntamento chiave a livello campionato
con cinque piloti in corsa per il titolo iridato.
Marco Melandri, quinto in campionato con 168 punti, 46 di distacco dal
leader
del mondiale Nicky Hayden, ha voglia di tornare a mostrare tutto il suo
potenziale su una pista a lui particolarmente cara. Su questo tracciato
infatti il pilota italiano ha conquistato il titolo mondiale nella quarto
di litro nel 2002 all'età di 20 anni, suo anche il record della
pista ottenuto lo scorso anno con un crono di 1'30"332.
"Non vedo l'ora di correre a Phillip Island, una pista che mi piace
molto – dice Marco Melandri - Sono contento di tornare subito in
sella alla mia Honda dopo la deludente gara di Sepang. Sono motivato a
fare una bella corsa e ritornare competitivo come so di poter essere.
Adesso per me il campionato si fa molto difficile ma sono motivato a fare
bene ogni domenica e a dare il massimo. In Malesia abbiamo faticato molto
nei tre giorni a trovare il giusto feeling con l'avantreno. Spero di poter
partire con il piede giusto a Phillip Island, un tracciato che richiede
una messa a punto perfetta."
"Insieme alla squadra stiamo facendo un grandissimo lavoro e ogni
volta facciamo un importante passo avanti – prosegue il suo compagno,
Toni Elias - Per questo guardo con molta fiducia al prossimo appuntamento.
Phillip Island mi piace molto, il disegno è bellissimo e la pista
è tra le più veloci e spettacolari del mondiale. Proprio
perché veloce ed estremamente tecnico quello australiano è
anche un tracciato difficile da interpretare e molto impegnativo. Qui
ho sempre ottenuto dei bei risultati, prima in 250 e anche anno scorso,
nella classe regina, ho fatto due buone giornate di prove che mi hanno
permesso di partire in griglia con il settimo tempo. Spero di ripetermi
anche questo anno con un miglior risultato finale."
LA PISTA: Affacciata sul mare, Phillip Island è forse il tracciato
più amato dai piloti di tutto il motomondiale, un impianto semplice
ed essenziale che ha ancora il fascino di una pista di altri tempi: non
ci sono le grandi tribune sulla linea del traguardo che imperano nei circuiti
di nuova generazione, qui il grigio del cemento si confonde con il verde
delle colline e l'azzurro dell'oceano. Alla bellezza dei luoghi e all'imponenza
della natura si aggiunge il disegno della pista: tecnico e completo, caratterizzato
da tratti lenti che si alternano sapientemente ad altri velocissimi, con
forti accelerazioni, frenate violente, cambi di pendenza e di traiettoria.
Toni Elias commenta la pista: "Phillip Island ha
alcune delle curve più veloci del mondiale ed è spettacolare
e divertente correrci sia per i piloti che per gli spettatori. È
un circuito molto tecnico, guidato, che richiede una perfetta messa a
punta della moto. L'incognita principale è il tempo perché
il clima cambia molto rapidamente, in pochi minuti infatti si può
passare dal sole alla pioggia. Altro tratto distintivo è la presenza
quasi costante di un vento molto forte data la vicinanza del circuito
al mare".
Marco Melandri e la pista di Phillip Island: In carriera
Marco ha vinto sia in 125 che nella quarto di litro rispettivamente nel
1999 quando è salito sul primo gradino del podio in 125cc e nel
2002 quando ha vinto la gara e con questa anche il titolo mondiale 250.
In totale Marco è salito tre volte sul podio di Phillip Island.
Lo scorso anno, in motogp ha mancato il podio per un soffio, arrivando
quarto dopo una gara spettacolare.
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