Test Irta, Sepang 12/2/2004
Biaggi guida l'armata Honda
Per il momento il più in forma è lui, il
Corsaro. Se nel primo giorno di test, infatti, Biaggi ha replicato subito
il tempo realizzato in Malesia due settimane fa, nel secondo dei tre
giorni di test a Sepang ha confermato se stesso in una giornata nella
quale non ha cercato affatto la prestazione. Il suo
miglior giro, 2.02.750, infatti, è uscito da una delle due simulazione
di Gran Premio effettuate: 14 giri sul passo del 2.03 basso.
La gran parte della giornata è stata dedicata alla ricerca del
miglior assetto con le nuove Michelin da 16.5, che rendono la moto più
rapida nei cambiamenti di direzione, ma un po' meno stabile nella delicata
fase dell'ingresso in curva.
Tutte le Honda, comunque, sono andate forte, ieri, a parte quella ufficiale
di Barros (2.04.427) che lamenta ancora un forte dolore alla spalla.
Per il secondo giorno consecutivo l'ex iridato della Superbike è
vicinissimo a Max, ma la sorpresa arriva da Nicky Hayden, anche lui
finalmente sotto i 2.03.
Sono stati seguiti con attenzione i progressi della casa alata, dai
box della Yamaha, visto che - come aveva già fatto Rossi ieri
- anche Max ha tolto i transponder di rilevazione del cronometraggio.
Si tratta di piccole ripicche fra rivali, visto che poi alla fine le
squadre rilevano egualmente i tempi.
Così come nella prima giornata anche nella seconda, pur veloce,
Rossi non ha tenuto il passo delle Honda. Evidentemente il lavoro da
fare è molto, soprattutto sul motore visto che Valentino ha finalmente
preso in mano il motore evoluto - quello che si vocifera abbia la disposizione
degli scoppi diversa - per rendersi conto di persona della situazione.
Finalmente sullo stesso passo del caposquadra è arrivato Carlos
Checa, a dimostrazione, comunque, che la Yamaha c'è e la seconda
forza del campionato rimane lei.
Un po' sottotono, ma era in un certo senso prevedibile, la Ducati, visto
che il migliore fra i piloti della Rossa è stato Troy Bayliss,
ottavo tempo dietro al prudente Tamada (l'esplosione del pneumatico
Bridgestone della Suzuki di Roberts, ieri, non è stato certo
dimenticato) e davanti a Capirossi. In difficoltà con le gomme
da 16.5 Loris ha chiesto ed ottenuto di fare qualche giro con le vecchie
coperture da 17", cercando di trovare il bandolo della matassa.
Dietro i migliori la Suzuki, con il collaudatore Akiyoshi, visto che
Roberts non ha girato per un forte dolore allo sterno rimediato nella
botta di ieri e la sempre più positiva Kawasaki, con Nakano.
Molto in ritardo, per il momento, è Melandri, 16° tempo,
ma probabilmente per lui come per Barros (13°) da risolvere, prima
che i problemi meccanici ci sono quelli fisici.
Incomprensibili, invece, sono le prestazioni delle due Desmosedici di
Hodgson e Xaus. Un particolare che rende molto merito a Capirossi e
Bayliss di quanto fatto vedere l'anno passato.
Indietro, per il momento, l'Aprilia, nonostante l'impegno di McWilliams
che si è anche tuffato rimediando la sospetta frattura di due
costole.
tempi ufficiosi
Biaggi (Honda) 2'02"750
Edwards (Honda) 2'02"845
Hayden (Honda) 2'02"855
Gibernau (Honda) 2'02"914
Rossi (Yamaha) 2'03"001
Checa (Yamaha) 2'03"317
Tamada (Honda) 2'03"490
Bayliss (Ducati) 2'03"748
Capirossi (Ducati) 2'03"914
Itoh (Honda) 2'03"936
Akiyoshi (Suzuki) 2'03"943
Nakano (Kawasaki) 2'04"318
Barros (Honda) 2'04"427
Hofmann (Kawasaki ) 2'04"568
Abe (Yamaha) 2'04"577
Melandri (Yamaha) 2'05"137
Lavilla (Suzuki) 2'05"290
Hodgson (Ducati) 2'05"524
Xaus (Ducati) 2'05"628
McWilliams (Aprilia) 2'05"934
Byrne (Aprilia) 2'06"255
Pitt (Moriwaki) 2'06"416
Watanabe (Suzuki) 2'08"766