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Test a Phillip Island 19/2/2004
Barros e Bayliss... soddisfatti a metà
Tre giorni di test in Malesia ed altrettanti in Australia nell’arco di dieci giorni - oggi si è svolta la sessione conclusiva - sono un impegno notevole per le squadre e per i piloti. Il Camel Honda team ha lavorato tantissimo, sfruttando tutto il tempo a disposizione, cominciando un positivo lavoro di messa a punto della RC211V 2005. Alex Barros in Malesia è stato sempre tra i migliori dei test, dedicandosi alla messa a punto dell’elettronica e alle prove di gomme con ottimi riscontri. In Australia ha continuato a lavorare con i tecnici della Michelin sempre con risultati eccellenti, mentre per quanto riguarda i test sulla forcella su cui si è concentrato oggi, ha detto che rimangono margini di miglioramento. Troy Bayliss, che deve adattarsi non solo alle novità tecniche del 2005 ma ad una moto molto diversa da quella che ha guidato finora, ha lavorato senza risparmiarsi per trovare il feeling migliore. I prossimi appuntamenti del team saranno i test in Qatar dal primo al tre marzo e la presentazione della squadra a Milano il 16 marzo.

“Abbiamo lavorato molto sulla nuova forcella ma sinceramente non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo. Perdo mezzo secondo solo per quello perché per il resto la moto va bene – ha spiegato Alex Barros - Ci sono comunque due considerazioni positive da fare. Primo che la gara qui in Australia sarà in ottobre, e penso che per allora avremo tutte le occasioni per progredire con la forcella, secondo, sono davvero contento del lavoro che abbiamo fatto qui, oltre che in Malesia, con la Michelin. Si stanno preparando bene per la prossima stagione e quando metteranno in pratica i dati raccolti sulle prove fatte sulle mescole e sulle carcasse, penso che i risultati saranno ottimi. Potremo verificarli in Qatar, anche se non è la pista ideale perché lì si hanno pochissimi riferimenti, e sicuramente nei test Irta in Spagna”.
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“E’ vero, ci aspettavamo qualcosa di più dalle prove che abbiamo fatto sulla forcella, che era pensata appositamente per questa pista – ha aggiunto il suo responsabile tecnico, Ramon Forcata - Invece c’è ancora da lavorarci sopra. Abbiamo trovato qualche cosa di buono per quanto riguarda le regolazioni elettroniche e qualcosa da scartare. I test servono proprio a questo e ce ne sono ancora parecchi prima dell’inizio della stagione. I prossimi in Qatar, dove la pista è sporca e scivolosa, saranno un’ottima occasione per continuare le prove sulla gestione elettronica del motore”.

Giornata positiva anche per Troy Bayliss, che inizia a prendere le misure ad una moto completamente nuova per lui.

“Con gomme da gara, ho fatto lo stesso tempo di ieri, che è anche più meno quello che avevo fatto in prova nel GP dell’ottobre scorso – ha ricordato l’australiano - ma allora con le gomme da qualifica (1’30.87). Non siamo ancora come i migliori ma non siamo nemmeno lontanissimi. Abbiamo lavorato molto in questi giorni e continueremo a farlo, a partire dai prossimi test del Qatar dove non vedo l’ora di andare, non perché la pista mi piaccia particolarmente ma perché voglio migliorare. In ogni caso vado via di qui decisamente più contento che in Malesia”.

“Stiamo lavorando, oggi è andata più o meno come ieri come tempi – ha sottolineato Santiago Mulero - ma l’importante è che Troy continui a girare con costanza su un buon ritmo. In Malesia non ci eravamo riusciti, qui si, quindi dobbiamo continuare così, cercando di progredire un po’ alla volta senza fare grandi stravolgimenti”.

(a.d.)

 

 

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