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Test a Phillip Island 18/2/2004
Biaggi non raccoglie la polemica di Gibernau
C’è già maretta in casa Honda, ma non all’interno del team ufficiale HRC. Questa volta a fare la primadonna è stato Sete Gibernau che ha deciso di non rimanere in Australia quando ha scoperto che gli aggiornamenti, da lui provati oggi, sarebbero tornati nel box dell’HRC, montati probabilmente sulla moto di Biaggi.
“Non ha senso rimane per fare un passo indietro”, ha detto seccamente Sete, prima di lasciare il circuito.
Biaggi, dal canto suo, non ha raccolto. Anche perché la cosa più probabile è che in questo momento la Honda non abbia preparato i nuovi pezzi per tutti, riservandosi di farlo quando le novità saranno deliberate.

“Io sento di essere andato abbastanza forte – ha detto Max – anche se sono caduto. La moto ora si comporta meglio sulla distanza, e per il momento ho scelto il telaio con il link della sospensione posteriore basso. Non è questione di tempi, che sono simili, ma di sensazioni.
In ogni caso è bene ribadire che un giro veloce non significa una gara veloce. La caduta è stata interamente colpa mia: stavo provando una gomma nuova ed ho compreso rapidamente che avrebbe potuto essere un passo avanti, ma causava un po’ di chattering e la moto avrebbe avuto bisogno di un assetto un po’ diverso.
Purtroppo ho perso proprio l’anteriore alla curva 6 quando avevo deciso di rientrare per fare le modifiche…ovviamente la curva era quella nella quale il saltellamento era più marcato”.

Moderata soddisfazione anche per Nicky Hayden, che proprio su questa pista, nell’anno dell’esordio, il 2003, ha realizzato il suo primo podio.

“Ho fatto un grande lavoro sul telaio, provando a fare dei cambiamenti, realmente un bell’esercizio. Poi ho utilizzato per la prima volta da alcuni test nel 2003 il telaio con il link della sospensione posteriore in basso. C’è veramente poca differenza fra questo e quello alto e secondo me dipende dal pilota decidere di usare quello con il quale si sente più a suo agio. Lo scoprirò domani, quando proverò anche a fare un long run con gomme da gara cercando anche di infilarci in mezzo un giro veloce”.

 

 

 

 

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