Roberto
Rolfo - 30/10/2001
Melandri difenderà il 3° posto in classifica
Ciao amici, quando starete leggendo queste note, io sarò già
in volo per il Brasile.
O almeno lo spero. Già, perché dovete sapere che questa
mattina (lunedì) sono arrivato per tempo all'aeroporto di Torino.
Ed ho avuto la sgradita sorpresa di vedermi cancellato il volo del mattino
per Parigi (da dove poi avrei fatto rotta per Rio de Janeiro). Il motivo
ormai lo sapete tutti, lo sciopero aereo che sta paralizzando l'Italia.
Passato il primo momento di arrabbiatura, ho dovuto cambiare il
programma
di volo. Partenza a mezzogiorno con destinazione Parigi e da qui con
un altro volo a San Paolo e poi a Rio.Morale: invece di arrivare in
serata, arriverò a Rio martedì mattina. Qualche ora di
ritardo, poco male. Andrà certamente peggio ai miei amici meccanici
che dovevano partire da Milano. Qui ci si è messa di mezzo anche
la nebbia e Locatelli & C. partiranno solo domani.
Per il resto tutto bene, ho passato le giornate in completo relax, alternando
passeggiate a gite in mountain bike e a contatti con gli sponsor. Ho
fatto anche una capatina dal mio amico Fabio Paventa e mi sono divertito
un mondo.
E ora il Brasile mi aspetta, per il gran finale. Che terra, quella sudamericana!
Una meraviglia. E chiudere un gran bel motomondiale proprio a Rio mi
pare sia la cosa più giusta. Una nazione calda ed ospitale, il
Brasile. Ma anche dalle mille contraddizioni, dove alle grandi ricchezze
si contrappongono anche grandi povertà. Ma ciò che colpisce
maggiormente in questo meraviglioso popolo è che tutti, indistintamente,
hanno sempre il sorriso sulle labbra. Anche i più poveri, alle
prese con problemi terribili, coloro che non sanno come mangiare o come
arrivare al giorno dopo. Difficile per noi europei capire sino in fondo
questa filosofia di vita: un aiuto ci può venire leggendo le
parole delle canzoni dei grandi interpreti brasiliani, da Jobim a Gilberto
a De Hollanda. Lo struggente amore per la vita può far superare
mille avversità. Ed è anche per questo sconfinato amore
per il proprio Paese che i brasiliani all'estero, sono colpiti dalla
famosa "saudade", quella malinconia che ti attanaglia quando
sei per troppo tempo lontano dal Brasile.
E del resto come dar loro torto? Per capire che cosa è Rio, quanto
è bella Rio, basta salire al Corcovado e spaziare con lo sguardo
giù giù sino al Pan di Zucchero, vedere le spiagge di
Botafogo, Copacabana, Ipanema o il nuovo quartiere Barra, dove tra l'altra
è fissato il quartier generale del mio team, a pochi chilometri
dal circuito. Un popolo magnifico quello brasiliano, sempre felice,
sempre positivo, che vive la vita con filosofia, giorno per giorno,
minuto per minuto. E se il sorriso è anche quello di una bella
ragazza, tanto meglio, non vi pare?
E adesso, amici cari, chiudo qui queste note, e vi do appuntamento tra
un paio di giorni, quando vi racconterò del mio arrivo a Rio
e della visita che farò al circuito. Jacarepaguà è
sempre stata una pista particolare: costruita su una palude una volta
infestata dai coccodrilli è in perenne movimento ed è
anche per questo che l'asfalto non tiene troppo. Però mi hanno
detto che lo hanno rifatto completamente quest'anno e speriamo che le
cose siano migliorate. A presto, amici, e continuate a seguirmi. In
ballo c'è il terzo posto in classifica alle spalle di Katoh e
Harada: non sarà un'impresa facile, anche perché Melandri
ha una gran voglia di dimostrare che quel posto è suo di diritto.
Ma io voglio provarci, ho il dovere di provarci, giusto? E allora tranquilli
ragazzi: lo spettacolo è assicurato! Ciaoooooooooooo!!!
Questo ed altro al sito ufficiale www.robyrolfo.com