il fatto 3/5/2002
- primo giorno di prove
Valentino guida la carica delle Honda
di Federica De Zottis
E' apparso rinato l'ex campione del modo della classe 500 Kenny Roberts
da quando la Suzuki ha deciso di lasciare le Dunlop per tornare alle
Michelin, dopo l'umiliazione di due settimane fa in Sud Africa quando
entrambi i suoi piloti si sono fermati a sostituire le gomme finite
a metà gara. Non potrà usare gli pneumatici in versione
200
2
per almeno altre tre gare, il team "prodigo", ma per il momento
il cambio di coperture è stato sufficiente per far risalire carica,
morale, e posizioni in classifica dei piloti Movistar Suzuki. Bastasse
cambiare le gomme alla Yamaha per risolvere, almeno in parte, i problemi
fin qui evidenziati, probabilmente Max Biaggi l'avrebbe già chiesto
ma evidentemente il divario che separa la M1 dalla RC211V di Valentino
Rossi e Tohru Ukawa ha ben più profonde radici. Ben 1'953 secondi
infatti separano i due principali, o meglio unici, contendenti al titolo
2001, un abisso di tempo in cui hanno trovato comodamente posto la seconda
Honda 4 tempi di Tohru Ukawa, 3°, le Honda 2 tempi di Katoh, 2°,
Barros, 4° e Capirossi, 5°, le due Suzuki 4 tempi di Roberts
e Gibernau, 6° e 8° e le tre Yamaha 2 tempi di Jaques, Nakano
e Abe a riempire le tre posizioni che mancano per arrivare all'undicesima
di Biaggi.
Della crisi Yamaha non sente ovviamente nemmeno l'odore Rossi e la sua
cinque cilindri. Vale non ha avuto né problemi né rivali
ed ha imposto fin da subito un passo incredibilmente veloce tanto da
infliggere più di sette decimi di distacco al compagno di squadra
Ukawa dopo aver girato un secondo più veloce del suo stesso record
targato 2001 e a poco più di tre decimi dalla sua pole dell'anno
scorso. Il campione del mondo, a cui ancora brucia la sconfitta di Welkom,
ha curato molto da vicino il suo compagno di squadra, seguendo a lungo
anche Katoh, ma non è parso preoccupato. La sua unica distrazione,
durante le prove, è stato un "dritto", causato non
dal troppo impegno, bensì da una distrazione: in quel momento
stava guardando il display che indica i tempi
meno male che la
Honda non ha pensato anche all'autoradio
Melandri ferma Alzamora sulla porta di casa
Non gli ha dato un gran distacco, appena due decimi, ma glielo ha dato,
e questo è l'importante per Marco Melandri che, alla fine del
primo turno di prove ufficiali si è tolto la soddisfazione di
rimanere davanti ad Emilio Alzamora ed alla sua Honda. Carico, dopo
il successo di Welkom, il pilota dell'Aprilia ha lavorato per la gara
e ciononostante è parso in grado di controllare agevolmente gli
avversari. Sulla pista di casa, però, sarebbe un grave errore
sottovalutare un pilota costante come Alzamora, mentre pericoli minori
sembrano arrivare da De Puniet Franco Battaini e Roberto Locatelli,
che in termini di costanza di rendimento non possono vantare il passo
del pilota di Ravenna. In difficoltà, nonostante su questo circuito
abbia debuttato alla guida della Honda NSR 250, Roby Rolfo, solo nono
tempo ad oltre otto decimi dalla pole e superato anche da Fonsi Nieto,
Stoner e Sebastian Porto, con la Yamaha.
A Poggiali il primo round a casa di Nieto e Pedrosa
Sono partite senza il giovanissimo Jorge Lorenzo le prove del Gran Premio
di Spagna classe 125. Il pilota della Derby infatti, compierà
quindici anni, il minimo richiesto dalla FIM per partecipare ad una
gara di campionato del mondo, solo il 4 di maggio. Debuttando comunque
nelle prove libere del sabato, a 15 anni e 1 giorno, un record l'ha
già battuto, quello del più giovane esordiente di sempre
nel motomondiale dato che sia Stefano Bianco (Australia 2000), sia Marco
Melandri (Repubblica Ceca 1997) hanno partecipato al loro primo GP all'età
di 15 anni e 2 giorni. Per oggi dunque il giovanissimo spagnolo ha seguito
le qualifiche dal muretto guardando Manuel Poggiali agguantare la pole
provvisoria negli ultimi secondi del turno mettendosi alle spalle quelli
che probabilmente domenica saranno i due avversari più ostici.
Giocheranno in casa, infatti, e potranno contare sul supporto dei duecentomila
tifosi attesi per la gara, Pablo Nieto, oggi secondo con la sua Aprilia
e Daniel Pedrosa, terzo in sella alla Honda. Ha chiuso la prima fila
provvisoria della classe 125 il simpatico Gino Borsoi, sempre su Aprilia.