il fatto 15/6/2002
- pole position
Biaggi, giro perfetto: è sua la pole numero 49
di Federica De Zottis
Non era iniziato bene, il turno decisivo di qualifiche per Max Biaggi
- la sua M1 non ne voleva sapere di avviarsi - ma è finito nel
miglior modo possibile: la 49esima pole ottenuta guidando il
muletto,
la moto di riserva, quella che solitamente rimane inutilizzata in un
angolo dei box.
Gli è riuscito bene, il giro a vita persa, al Corsaro. Assettata
la sua Yamaha principalmente per fargli digerire i veloci curvoni di
Montmelò ha messo fra sé e Valentino Rossi, quarto tempo
alle spalle anche di Ukawa e Gibernau, oltre quattro decimi.
"Questo significa che la supremazia della Honda è finita
", ha sentenziato il Dottore.
"In assetto da gara la cinque cilindri è ancora avvantaggiata",
ha replicato Max.
Comunque sia nel GP della Repubblica Catalana sarà battaglia,
anche perché oltre al quartetto di testa - una Yamaha, una Suzuki
e due Honda - della partita sarà anche Capirossi, in agguato
con il quinto tempo. Questo senza scordarsi di Carlos Checa, settimo
tempo (alle spalle di Hopkins!) nonostante una scivolata nell'ultima
curva dell'ultimo giro utile.
E' un'altra sfida Nieto-Melandri
Fonsi Nieto sta diventando una vera e propria bestia nera, per Marco
Melandri. Mentre infatti l'italiano già assaporava il giro veloce,
il nipote del grande Angel, che guida una moto identica a quella dell'italiano,
gliela ha rubata, concedendosi ben quattro decimi di vantaggio.
Il giro veloce non significa, comunque, gara automaticamente persa.
I valori in campo, infatti, sono abbastanza livellati, soprattutto grazie
al gran caldo che rende le gomme saponette dopo pochi giri. Per questo
motivo, inoltre, saranno particolaremente pericolosi i tre privati qualificatisi
alle spalle dei due ufficiali, Roberto Locatelli, Randy De Puniet e
Franco Battaini. Da loro ci si attende un Gran Premio di rimessa, qualora
i due numeri uno non riescano ad approfittare della maggiore potenza
delle proprie RSW per avvantaggiarsi sulle Aprilia "kit".
Una tattica similare potrebbero adottare anche Roberto Rolfo ed Emilio
Alzamora, leggermente inferiori ai rivali in termini di velocità
pura, ma dotati di passo e di visione tattica della gara.
Poggiali contro tutti
Le pole di Poggiali, ormai, non fanno più notizia, tanto è
maturato il ragazzo di San Marino e veloce la sua Gilera. Nella 125
più che nelle altre categorie, però, partire davanti a
tutti non è una garanzia di successo, specie se al fianco, sulla
linea di partenza, ci si ritrova con un pilota motivato come Pablo Nieto,
che corre in casa ed ha più di un motivo (l'anno passato di Manuel
era compagno di squadra alla Derbi) per cercare di rubare il piatto
al campione del mondo. Fossero solo loro due, poi, a darsi battaglia,
già ce ne sarebbe abbastanza, anche se la sfida non sarebbe equilibratissima.
Il fatto è che, a completare la prima fila ci sono Jenkner e
Pedrosa e, subito dietro, Cecchinello, Ui, il quindicenne Lorenzo e
Sanna. Volete altro?