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l'intervista - 15/9/2003 "A Rio la M1 dovrebbe andare bene - spiega Barros - Barros, che ha vinto sei GP, deve ancora centrare il bersaglio grosso sulla pista di casa. Il suo miglior risultato a Rio è un secondo posto nel 2000, a meno di un secondo da Rossi. L'anno passato, invece, finì quarto e migliore dei piloti alla guida di una 500 due tempi. "Rio è una pista difficile per le gomme - spiega - e bisogna fare la scelta giusta se si vuole che la copertura duri per l'intera gara. L'asfalto, infatti, è molto abrasivo e ci sono un sacco di curve, parecchio ondulate, dove si carica molto l'anteriore, dunque bisogna prepararsi a fronteggiare una ruota anteriore non particolarmente salda sul terreno. A rio, comunque, capita di far scivolare molto anche il retrotreno, perché come Barcellona ci sono molti curvoni veloci". Come molti piloti anche Alex ha alcune curve preferite. "Ovviamente è nel veloce che si fanno i tempi, così io direi che i punti importanti di Rio sono dalla curva 1 alla 4, ma il più importante di tutti è la curva 7. Lì la frenata è molto importante ed io sono molto bravo a farlo dopo degli altri...con la nuova Michelin anteriore abbiamo fatto tutti un passo avanti, perché la tenuta è migliorata, senza perdere nulla della precedente maneggevolezza". |
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