GP della Malesia
venerdì 10 ottobre
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domenica 12 ottobre
Le wilcard di Sepang
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il fatto 11/10/2003 - pole position
Rossi, un marziano in Malesia
E' stato un giro da extraterrestre. Uno solo, a metà turno, "quando la testa è ancora fresca", ha spiegato Valentino Rossi. Ed è bastato, al folletto di Tavullia, per centrare l'ennesima pole della stagione - oltre due secondi sotto quella dello scorso anno - la 18esima nella classe regina. Quella grazie alla quale partirà dalla migliore posizione possibile per la sfida decisiva con Sete Gibernau, che invece scatterà dalla seconda fila, con il 7° tempo. Fra i due - udite! udite! - nientemeno che Carlos Checa, che ha fatto volare la Yamaha, vincente a Sepang nel 2002 con Biaggi, poi il tosto Tamada, che ha ai piedi le ali della Bridgestone ed infine, a chiudere la prima fila, l'ombra gialla del Corsaro, rimasto a sette decimi, ma senza aver usato, per scelta, la gomma da tempo. Quindi, altra conferma delle doti della M1 su questo circuito, Shinja Nakano e Loris Capirossi, fumante dopo le prove per un errore ai box che gli ha impedito di lanciarsi nel giro a vita persa con la gomma da tempo.
Alle spalle dei migliori, tutto regolare: anzi, no, perché il 10° tempo di Kenny Roberts junior, con la Suzuki, dietro a Ukawa e Nicky haiden, è veramente una bella prestazione. Ma KRJ è a caccia di un altro manubrio…
Questo spiega perché il californiano sia andato così forte, su una pista che peraltro ama e dove ha vinto due volte, e sia riuscito a mettere le ruote davanti alla Ducati di Bayliss, afflitta da problemi di trazione. Problemi che nel turno decisivo ha avuto anche Marco Melandri, che sente la moto "galleggiare" e non riesce a dare il gas, e per questo chiude in 14esima posizione, alle spalle del compagno di marca Barros, che ha alzato bandiera bianca e di Edwards, ormai con la testa alla Rc211V anche lui.
Si possono misurare con questo metro, le prestazioni dei piloti in pista, in questo momento della stagione. Prendi McCoy: è già stato licenziato dalla Kawasaki e l'ha piazzata in sedicesima posizione…un bel secondino più veloce di Pitt. Non Brad, Andrew. Ma chi deve vedere, queste cose le vede?

Elias impensierisce Poggiali
Si fa dura la sfida di Rolfo e Poggiali. Toni Elias infatti è in forma e lo dimostra portandosi a casa una pole senza sbavature, con un giro che non ammette repliche. Se Rossi, nella MotoGP, dà quasi mezzo secondo…al secondo, lo spagnolo si prende un margine di otto decimi dal pilota di San Marino. Quel che è peggio è che si tira dietro, nel giro decisivo, il compagno di classe Fonsi Nieto, che riemerge dall'oblio per accompagnarlo in prima fila, con nil terzo tempo, davanti alla rediviva Yamaha di Matsudo.
Un po' in difficoltà, invece, De Puniet non si migliora, e scivola in seconda fila con il quinto tempo, davanti al volitivo Battaini ed a Porto, che fa peggio di venerdì anche lui e non migliora, ma è veloce abbastanza da rimanere davanti al compagno della Honda Rolfo, che si ripete e non fa meglio del decimo. Gara in salita, dunque, per la casa giapponese e per il simpatico torinese che comunque, in gara, è sempre capace di tenere un buon passo e non sbaglia mai. Lì davanti, invece, Elias deve tirare, scappare, provarci, per mantenere vive le speranze che altri fingono di avere.

Lorenzo-Pedrosa, duello in famiglia
Ha girato un interruttore e si è messo ad andare forte, Jorge Lorenzo. Il momento decisivo della stagione del giovanissimo spagnolo è stato il GP del Brasile: dopo la vittoria, questo sedicenne, scoperto da Giampiero Sacchi, non ha sbagliato una corsa, andando forte anche in prova. Lo ha confermato nella sessione definitiva di Sepang, mettendo le ruote della sua Derbi davanti alla Honda di Daniel Pedrosa, sempre e comunque velocissimo.
Una sorpresa, comunque, sul circuito malese, è stato anche il finlandese Mika Kallio, il sostituto di Vincent, che ha portato la debuttante KTM in prima fila, con il terzo tempo, lasciando il suo compagno di squadra, l'esperto Locatelli, in 19esima posizione, staccato di oltre un secondo.
Quattro marche in questa occasione si sono divise la prima fila, grazie a Casey Stoner che ha portato l'Aprilia immediatamente a ridosso dei migliori, visto che la differenza fra i primi quattro è racchiusa nell'arco di 166/1000 di secondo. Quasi nulla.
Con distacchi più umani, in seconda fila, si sono qualificati jenkner, Luthi, pablo Nieto e Dovizioso, mentre Stefano Perugini è apparso un po' in difficoltà su questo circuito dove i cavalli contano e non è andato al di là del nono tempo.

 

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