sabato 17/9/2005
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Capirossi porta Bridgestone e Ducati in paradiso

Adesso, con le gomme, non se la prende più nessuno, in Ducati. A casa loro, infatti, sulla pista di Motegi, le Bridgestone hanno fatto la differenza, ma non è solo merito delle coperture se Capirossi si è reso protagonista di una pole stellare che ha lasciato il secondo, John Hopkins, con i medesimi pneumatici, a mezzo secondo.
Il giro di Capirex, infatti, è stato perfetto.
“Un giro da maestro – ha detto Loris – non ho commesso nessun errore, semmai qualche sbavatura”.
Più che la prestazione assoluta, però, di Capirossi ha impressionato il passo di gara. Ben nove giri fra l’1.47 basso e l’.146. Assolutamente inavvicinabile dalla concorrenza. Come a dire: se la situazione non cambia, quella di Loris sarà una gara solitaria, anche perché il migliore dei piloti Michelin è stato Marco Melandri, in prima fila con il terzo tempo. Alle spalle di Macio il ritrovato Tamada, uno specialista di questo circuito sul quale ha vinto nel 2004 (ma gommato Bridgestone), quindi Max Biaggi, davanti al suo compagno di squadra, Nicky Hayden.
E Rossi? Beh, il Fenomeno, in questa occasione, ha firmato una prestazione indecifrabile. Al mattino, infatti, nelle libere, aveva girato bene, poi nel pomeriggio ha imboccato una direzione tecnica sbagliata cercando stabilità al posteriore. Il risultato è stata la peggiore qualifica della stagione: quarta fila con l’11° tempo.
Solo in Qatar, quando fu retrocesso in ultima fila per i noti fatti, partì più indietro, ed a Donington, quando si rese protagonista della famosa rimonta.
Le motivazioni, però, in entrambi i casi, erano molto diverse da quelle attuali. A dirlo è lo stesso Rossi: “A Losail vedevo solo quella moto azzurra lì davanti, così caddi. Questa volta gli obiettivi sono diversi, alla fine il podio diventa l’unico possibile perché Capirossi mi ha preso alla lettera quando a Brno ho detto che mi piacerebbe fare qualche bella battaglia con lui”.
Loris, ovviamente, se lo aspetta: “vedrete che Valentino troverà comunque il sistema di rompere le scatole”.
E gli altri?
Difficilire azzeccare delle previsioni: Sete Gibernau ha il settimo tempo, davanti alla Suzuki di Kenny Roberts ed alla Ducati di Checa. In crisi, invece, le Kawasaki, per problemi di stabilità in frenata, per non parlare del motore rotto da Hofmann.
E la conta si ferma qui. Sperando che qualcuno dalle retrovie non speri di vincere la gara alla prima staccata. I precedenti, con lo stesso Capirossi e con Hopkins, ci sono. Speriamo che manchino gli imitatori.

Aoyama cerca casa…in pole

Per merito di De Angelis la Honda, a Motegi, non ha fatto Poker in partenza. Il pilota di San Marino, infatti, ha portato la sua Aprilia in prima fila, con il quarto tempo, alle spalle dei fratelli Aoyama (primo e terzo) e di Jorge Lorenzo.
Del resto assente, o quasi, il gatto Pedrosa, che acciaccato per la caduta di venerdì non è andato oltre il settimo tempo, i topi ballano. Specie se sono alla ricerca di una riconferma per il prossimo anno.
Con una sola Aprilia nelle prime sette posizioni, è evidente che la moto italiana non sia troppo a suo agio sul circuito di Motegi ed a confermarlo sono le prestazioni di De Puniet, Stoner e Porto, 8°, 9° e 10° tempo. Certo se i ragazzi si concentrassero più sulla cilindrata nella quale corrono invece di pensare troppo alla MotoGP, probabilmente andrebbero meglio.

Talmacsi, è sempre KTM


La sorpresa dell’ultima sessione di prove ufficiali della 125, a Motegi, è stato Gabor Talmacsi. L’ungherese, infatti, è stato più veloce del suo compagno di squadra della KTM, Mika Kallio, solo quinto e preceduto anche da Koyama (Honda) e dalle due Aprilia di Pasini e Simoncelli.
Mattia (Totti Top Sport NGS) e Marco (NoCable Team) saranno dunque fra i favoriti del Gp del Giappone.

Pasini ha migliorato il tempo fatto registrare nella prima sessione di prove ufficiali di venerdì di oltre otto decimi fermando il cronometro a 1’58”970.

“Stamattina – ha detto Mattia – abbiamo avuto qualche difficoltà ad arrivare ad un buon ritmo. Diversamente nel secondo turno di prove ufficiali abbiamo lavorato bene e per la gara di domani mi sento fiducioso, sarà da giocarsela. Il mondiale è ancora apertissimo e io voglio venire via dal Giappone con un risultato, e poi non sarò soltanto io a sbagliare, la fortuna potrebbe rimettersi dalla mia parte.”

Marco Simoncelli ha perso la seconda posizione ma non la prima fila. Il pilota del NoCable ha comunque migliorato il suo tempo di oltre sei decimi rispetto alle prove di ieri portandosi a 1’59”038.

“L’importante è non aver lasciato la prima fila – ha detto Marco – comunque non sono deluso, la moto va forte e abbiamo solo qualche cosa da risolvere all’anteriore. In alcune curve sembra io non abbia la stabilità giusta, ma domani nel warm up dovremmo essere già a posto. Spero di partire bene, il mio peso non aiuta e qui è fondamentale presentarsi alla prima curva il più avanti possibile. Sicuramente avremo una gara di gruppo nella quale non sarà possibile perdere la concentrazione.”

Dopo la bella prova della prima giornata, Manuel Poggiali ha portato la Gilera in seconda, con l’ottavo tempo, alle spalle del leader provvisorio del mondiale, Luthi.


 

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