Capirossi lancia la
Ducati. Rossi in terza fila
La realtà ha superato la fantasia a Jerez con una emozionante ultima
sessione di prove che ha visto Capirossi migliorare per ben tre volte
il tempo di qualifica centrando una meritatissima pole position davanti
al compagno di squadra Sete Gibernau: grande Ducati, grande Loris, dunque,
ma anche grandissima Bridgestone che ha occupato completamente la prima
fila grazie alla Kawasaki di Nakano.
Alle spalle del terzetto, tre Honda gommate Michelin, quelle di Hayden,
Pedrosa ed Elias. Settimo tempo, invece, per Marco Melandri che alla guida
della RC211V versione 2005 si è consolato facendo meglio di Valentino
Rossi, superato addirittura da randy De Punite con la Kawasaki.
La sessione era iniziata con una caduta collettiva originata dalla rottura
del motore della Ducati di Hofmann che aveva allagato la pista di olio.
Nella trappola erano caduti Rossi, Roberts, Elias e le due Kawasaki.
“La diretta conseguenza di ciò è che non ho potuto
provare le modifiche che avevo fatto fare sulla moto per limitare il chattering
– ha spiegato Rossi – che è tornato forte e come se
non bastasse ora non ho nemmeno trazione in uscita con il risultato che
entro ed esco piano dalle curve. Certo, il passo di gara è migliore
del tempo di qualifica, ma le Ducati vanno troppo forte per pensare alla
vittoria. La partenza del mondiale, dunque, è in salita: avevo
anche chiesto di poter provare la M1 2005 ma purtroppo non è possibile
perché non esistono più i ricambi. Speriamo solo che nelle
altre piste la situazione sia migliore”.
Di umore decisamente diverso Capirossi.
"Oggi mi sono divertito moltissimo! Ho guidato come volevo: la moto
andava di traverso ma era sempre sotto controllo. Durante l'ultimo giro
lanciato ho cercato di fare 1'38, ma non ce l'ho fatta per un pelo. -
ha commentato un entusiasta Loris -Per adesso questo è stato un
weekend decisamente positivo, ma devo dire che siamo stati bravi negli
ultimi test effettuati su questa pista. Abbiamo lavorato senza cercare
il tempo sensazionale ma con l'obiettivo di arrivare qui con una moto
che ci permettesse di mantenere un buon passo per tanti giri consecutivi
e siamo riusciti a trovare un buon equilibrio. Le Bridgestone sono migliorate
davvero moltissimo: oggi con gomme morbide ho abbassato nettamente il
tempo che avevo registrato durante le prove di due settimane fa e anche
con quelle da gara siamo messi decisamente bene.?Dal 2003 non si vedevano
due Ducati nelle prime due posizioni della griglia di partenza e penso
che domani potremo fare una bella gara. Non credo che tenterò di
lasciare indietro tutti fin dal primo giro perché questa pista
richiede molto agli pneumatici quindi sarà meglio risparmiarli
un po'. ?Voglio ringraziare di cuore la mia squadra, la Ducati e la Bridgestone,
che ce la mettono sempre tutta.e i risultati si vedono!".
Cerco di tenere i piedi ben ancorati al suolo – gli ha fatto eco
Gibernau - Come dico sempre, sto imparando a conoscere la Desmosedici,
la squadra, le Bridgestone...Insomma, sto imparando tutto. Oggi volevo
assicurarmi una partenza dalla prima o dalla seconda fila e il Team, la
Ducati, la Bridgestone e il mio capo meccanico Juan (Martinez) hanno fatto
un lavoro proprio perfetto, li ringrazio moltissimo perché mi hanno
ridato il feeling giusto per affrontare una gara. ?Domani affronterò
il mio vero esordio con la Ducati: il mio obiettivo è quello di
partire e rimanere col il gruppetto di testa fino alla fine: spero di
riuscirci".
Cauto anche Marco Melandri, non troppo preoccupato di partire dietro
al compagno di squadra Elias ed anche alle spalle della coppia HRC formata
da Hayden e Pedrosa.
"E' stata una giornata intensa. Le qualifiche sono iniziate con
una caduta collettiva chee ha coinvolto diversi piloti. Questo mi ha reso
più cauto anche perché l'olio versato alla curva Nieto imponeva
delle traiettorie obbligate. La mia priorità era la messa a punto
della moto. Abbiamo provato diverse soluzioni di assetto insieme a prove
di pneumatici. Domani sarà sicuramente una bella gara, molto combattuta
con tanti piloti in grado di lottare per il podio".
Eh, sì, con nove piloti in un secondo è difficile veramente
prevedere l’andamento del Gran Premio, soprattutto perché
non si conosce ancora il rendimento delle Bridgestone sulla lunga distanza.
E poi è difficile credere che Vale non tiri fuori il solito coniglio
dal cappello.
Certo, la guerra delle gomme ora è ufficialmente lanciata e proprio
per questa variabile potremmo assistere ad un campionato diverso da quello
finora immaginato. Ma se sarà così ve lo diremo domenica
sera.
Lorenzo con Aprilia, binomio veloce Jorge Lorenzo (Fortuna Aprilia) porta ad Aprilia la doppietta
nelle pole del GP di Spagna. Il pilota iberico, davanti al suo pubblico
ha conquistato la testa dello schieramento di partenza del primo Gp dell’anno,
bissando la prestazione di Mattia Pasini in 125.
Lorenzo ha fatto segnare la pole nella classe 250 grazie al suo 1’43.270,
per lui la quinta pole in carriera. Nonostante le condizioni della pista
non siano state del tutto favorevoli come quelle incontrate durante gli
ultimi test Irta svolti proprio sulla pista andalusa di Jerez, Jorge Lorenzo
è stato l’unico pilota ad avvicinarsi al suo limite in questa
sessione di prove ufficiali. Decisamente si vede che il peperino gestito
da Dani Amatriain ha un passo diverso rispetto agli altri in pista. Lo
sa bene Hector Barbera, compagno di squadra di Lorenzo, capace di far
segnare il terzo miglior tempo in 1’43.870. Hector, che aveva fatto
segnare la pole provvisoria nella giornata di ieri, ha lottato sino alla
conclusione dell’ultima sessione valida per la composizione della
griglia del primo gp dell’anno, ma è stato distratto da una
caduta che ha spezzato la sua concentrazione. Ieri, Barberà dichiarava
che correre senza pressione era decisamente meglio, ma quando, nella giornata
di oggi si è trovato il suo compagno di squadra prima dietro e
mpoi (ampiamente) davanti la pressione è salita e gli errori sono
arrivati.
In seconda fila, con il quinto tempo c’è Alex De Angelis
del Team Master Aspar. Il pilota di San Marino ha il ritmo giusto per
combattere per la vittoria, ma nel warm up dovrà cercare un diverso
assetto per riuscire a guidare al meglio. Alex sa che per cambiare registro
dovrà vincere ed essere in seconda fila per lui non è un
buon inizio. Al pilota italico manca solo l’affermazione in un GP
per crederci di più. Dietro di lui il sorprendente Antony West
(Kiefer Racing) in sella ad una RSV 250 standard. Il pilota Australiano
ha fermato il crono a solo un secondo dal pole-man Lorenzo e ha dichiarato
senza mezzi termini di puntare al podio nella prima gara dell’anno.
West nel turno di libere del mattino aveva terminato secondo, dimostrando
la bontà delle moto standard Aprilia, decisamente migliori di molte
ufficiali Honda. Lo sa bene Andrea Dovizioso, che con la sua RSW 250 nipponica
partirà dalla terza fila con l’undicesimo tempo. Non va decisamente
nulla nell’inizio dell’anno di Sebastian Porto. Il pilota
argentino ora in sella ad una Honda partirà con il 22esimo tempo.
Sebastian ha girato più come uno della 125, decisamente il cambio
di moto (lo scorso anno era in sella ad un’Aprilia ufficiale) non
gli ha giovato. Nei primi dieci, e questo ci fa solo piacere, ci sono
anche Alex Baldolini (Matteoni Racing), nono e Roberto Locatelli (Team
Toth), decimo.
Domani sarà una gara da vedere, soprattutto per vedere se Lorenzo
è davvero il marziano che sembra.
Tra i due litiganti Pasini gode
Prima pole del 2006 con la polemica tra Mattia Pasini e Lukas Pesek.
A pochi giri dal finale, Pesek è nel pieno del suo giro buono,
quando trova sulla sua strada Mattia Pasini che doveva ancora lanciarsi.
Finisce con Pasini che non fa passare Pesek, il pilota ceco si indigna
e manda l’italiano a quel paese. Non finisce, i due si incollano,
ma alla fine sarà Pasini che otterrà al prima pole dell’anno
con il tempo 1’46.937.
“Mi spiace per Lukas – ha detto alla fine della qualifica
Mattia Pasini – ma sono cose che succedono, non volevo ostacolarlo.
Io ho trovato un sacco di traffico prima, ma non volevo ostacolarlo. Sono
felice della prima pole dell’anno, certio che se dessero dei punti
per le pole sarei ancora più contento! Dedico questo risultato
alla mia squadra che sta lavorando bene ed ha fatto tanto per me durante
l’inverno.”
Dall’altra parte, Lukas Pesek e la sua Derbi ottengono la prima
fila, ma con il terzo tempo (1’47.069) “Non è fair
play – ha detto Pesek – Mattia non è stato corretto,
sono sicuro che mi ha visto arrivare anche se dice il contrario. Ero nel
mio giro buono, e la sua manovra mi ha privato della possibilità
di fare la pole, dopo ho provato a spingere dietro di lui ma la mia gomma
era praticamente finita.”
Tirando le somme è una prima griglia della stagione che sorride
e bene alle moto Aprilia (anche se alcune sotto mentite spoglie, come
quella di Pesek..). Calcolando anche la Derbi, che fa parte del gruppo
Piaggio, sono 3 le moto a disco rotante di Noale nella prima fila, dalla
pole in giù.
Si fa vedere anche Bautista, pilota locale che ha tanti fans nelle colline
circostanti il circuito, per lui il secondo tempo e il privilegio di partire
accanto a Pasini. Lo spagnolo ha fermato il cronometro a soli 0,106s da
Mattia in 1’47.043. La prima della KTM è quella di Simon,
quarto ma staccato di oltre 4 decimi dalla vetta, più aggressivo
del suo compagno di squadra, il finlandese Mika Kallio, addirittura sesto
con un ritardo di quasi sette decimi da Pasini. Soffre e non poco il campione
del Mondo in carica, lo svizzero Tom Luthi. Il pilota con il numero uno
sulla carena della sua Honda scatterà dalla quinta fila con il
diciassettesimo tempo. Il pilota svizzero ancora non è al 100%
della forma dopo la caduta dei test Irta di Barcellona. Andando a cercare
gli italiani, da sottolineare la prestazione di De Rosa, ultimo della
terza fila (12° tempo), mentre Corsi con la Gilera, partirà
dalla tredicesima posizione. Il pilota romano, non ha trovato il guizzo
giusto per la qualifica ma spera in una buona partenza per rifarsi.