Stoner sorprende,
Hayden spera, Rossi si preoccupa Il pilota che non ti aspetti – ma fino ad un certo punto
– Casey Stoner, è stato il dominatore della prima giornata
di prove del GP del Portogallo.
L’australiano, ancora senza contratto ma con una trattativa aperta
con Lucio Cecchinello, ha fatto vedere sul difficile tracciato dell’Estoril
di essere senza alcun dubbio uno dei giovani da tenere d’occhio
per l’immediato futuro.
“Rolling” Stoner, sulla pista che gli ha fruttato l’anno
passato una vittoria nella 250, ha preceduto Nicky Hayden, in giornata
di vena ed il vecchio Kenny Roberts junior. Tre Honda davanti alla prima
Yamaha che, però, non è quella di Valentino Rossi bensì
l’esemplare gommato Dunlop guidato dal sempre più positivo
Carlos Checa.
Per trovare la M1 “vera” dobbiamo infatti scendere sino all’ottavo.
Il campione del mondo, infatti, ha fatto peggio anche di Pedrosa, del
compagno di squadra Edwards e di Sete Gibernau.
La giornata non è stata idilliaca nemmeno per Capirossi, in difficoltà
con l’assetto, in dodicesima posizione e con Melandri, caduto al
secondo giro del secondo turno. Una scivolata che ha preoccupato anche
il dottor Costa perché Marco ha battuto la testa.
''Melandri ha riportato contusioni alla gamba sinistra ed una forte contusione
al ginocchio sinistro. Le radiografie effettuate - ha spiegato Costa -
hanno dato esito negativo. Nella caduta però Melandri ha anche
picchiato molto violentemente il capo. Con l'equipe della Clinica Mobile
stiamo decidendo se sottoporlo ad ulteriori esami strumentali (TAC e risonanza
magnetica) in modo da rendere più facile il rilascio della idoneità
del pilota a partecipare al Gran Premio''.
Il primo a non essere stato felice dell’incidente, amicizia a parte,
è stato proprio Valentino Rossi, che ha visto sfumare un possibile
(involontario) alleato.
“Più piloti veloci ci sono lì davanti e meglio è
per me – ha detto Rossi, che ha aggiunto – Hayden è
andato forte, è in forma, ma è meglio così, ciò
rende la sfida più vera. Detto questo ho avuto un po’ di
problemi con la gomma posteriore. Inoltre ho perso una decina di minuti
per una perdita di carburante dalla moto numero uno che si è rivelata
poi un falso allarme. Il mio potenziale, in ogni caso, è migliore”.
“Direi che quello di oggi è stato il miglior venerdì
che ho vissuto nelle ultime gare – ha spiegato invece Nicky Hayden-
e decisamente il migliore che abbia mai avuto qui all’Estoril, quindi
possiamo archiviare questa giornata come positiva. Già dai primi
giri, questa mattina, ho avuto ottime sensazioni dalla moto: la squadra
ha fatto un buon lavoro e in generale tutti noi abbiamo funzionato bene
insieme, tanto che ho potuto guidare subito forte e ottenere una buona
resa dalla moto. Adesso staremo a vedere se riusciremo a fare ulteriori
passi in avanti per le prove di domani. E’ eccitante essere in gioco
per questo mondiale ed io ho intenzione di provarci, ma divertendomi e
guidando con piacere. E’ importante ed io so bene cosa c’è
in gioco: devo assolutamente fare due buone gare. Quindi cercherò
di essere intelligente, di non fare errori e starò a vedere che
succede”.
In attesa dell’evoluzione della situazione è anche Loris
Capirossi che, tenendo conto della prestazione di Gibernau, non è
ovviamente soddisfatto, ma ha buoni motivi per ritenere possibile un miglioramento.
“Dopo la prima sessione di prove libere, pensavo che sarei andato
decisamente meglio – ha spiegato l’imolese - Oggi pomeriggio
abbiamo provato qualche modifica al set-up della moto ma evidentemente
non l'abbiamo azzeccata: non siamo neppure riusciti a ripetere i tempi
fatti registrare questa mattina. Siamo rimasti concentrati unicamente
sull'assetto e ho tenuto la stessa gomma posteriore per tutto il turno,
senza pensare alla prestazione. Con una gomma nuova sarei andato più
forte ma quel che mi interessava era mettere a posto la moto. Oggi il
mio pacchetto non era competitivo ma, guardando anche al fatto che Sete
è stato abbastanza veloce, sono sicuro che domani metteremo tutti
i tasselli a posto. Le modifiche effettuate al tracciato sono buone, in
particolare il pezzo dopo il "rampino" ora è più
veloce e offre più spazio di fuga. L'asfalto è buono, è
migliorato parecchio anche lui ma oggi la pista oggi era molto sporca".
Ai margini della sfida iridata c’è da segnalare il penultimo
tempo realizzato da Garry McCoy sulla debuttante Ilmor X3. Una buona prestazione,
tutto sommato, anche se l’australiano ha preso poco meno di quattro
secondi ed una ventina di chilometri abbondanti di velocità massima.
“La mia principale preoccupazione è di non creare problemi
a Rossi, Hayden ed agli altri che si giocano il mondiale – ha detto
il sempre sorridente Mr. Derapata – mi sto comunque divertendo e,
tutto sommato, la X3 va bene. Non dimenticate: abbiamo 200 cc in meno
e questo debutto è stato forse un po’ affrettato”.
KTM davanti e l’armata APRILIA ad inseguire Mentre Lorenzo aspetta domenica per vedere se i suoi 27 punti
di vantaggio su Dovizioso saranno sufficienti per diventare Campione del
Mondo della 250, Aoyama e la sua KTM, hanno piazzato la zampata vincente
facendo segnare la pole position provvisoria del GP del Portogallo.
Il giapponese della KTM evidentemente ci ha preso gusto, e vorrà
provare a bissare il recente successo del GP del Giappone, ma sembra ci
sia anche a altro a dargli la carica: Aoyama è stato protagonista
di un piccolo giallo. Sembra infatti che sia stato contattato dalla Kawasaki
per la MotoGP, ma che alla fine, nonostante una cospicua offerta economica,
abbia scelto di rimanere nella quarto di litro con la KTM.
Alle sue spalle oggi si sono comunque piazzate tre Aprilia a chiudere
la prima fila provvisoria. Si tratta delle RSW di Jorge Lorenzo e Hector
Barbera del Fortuna Aprilia Racing e di quella di Alex De Angelis del
Master Aspar Team.
Il leader della classifica iridata, Jorge Lorenzo, che è il lotta
con l’italiano Andrea Dovizioso (oggi in settima posizione) per
il titolo, è già totalmente immerso nella sfida che lo contrappone
al pilota forlivese. Il pilota di Palma di Maiorca ha cercato di lavorare
in vista della gara provando diversi setting di ciclistica per migliorare
l’agilità della sua moto nelle “curvette” da
prima del circuito portoghese. In ogni caso ha già avvistao il
suo avversario con un 1’42”357 che gli è valso il secondo
miglior tempo della giornata.
Alle sue spalle, il compagno di squadra Hector Barbera con un 1’42”778
ha ottenuto la terza prestazione assoluta, dopo aver iniziato la giornata
con il miglior riferimento cronometrico delle prove libere.
Quarto è stato Alex De Angelis che ha fatto del suo meglio in
1’42”831 nonostante qualche problemino di troppo. Il pilota
di San Marino, che qui all’Estoril nei test invernali era risultato
il più veloce, ha incontrato qualche difficoltà a trovare
una messa a punto soddisfacente a causa dello scarso grip offerto dal
nuovo asfalto dell’Estoril, che gli ha impedito di guidare al massimo.
La seconda fila parla ancora Aprilia grazie a Jakub Smrz e Roberto Locatelli
che, entrambi in sella alle RSV250LE, hanno fatto meglio di molti piloti
ufficiali. Solo ottavo invece Marco Simoncelli con la sua Gilera 250 ma
il pilota romagnolo potrà sicuramente fare meglio ora che Rossano
Brazzi è tornato a dirigere la squadra dopo aver saltato diversi
Gran Premi a causa di una brutta labirintite.
In terza fila Antony West, unico pilota che spera nelle previsioni del
tempo che non sembrano assicurare il sole già a partire da domani
sera. Alle sue spalle in quarta fila provvisoria, Alex Baldolini che ha
finalmente risolto i problemi al braccio infortunato in Repubblica Ceca
che gli avevano creato non pochi fastidi fino al GP d’Australia.
Il suo tredicesimo tempo fa ben sperare per la tenuta in gara del pilota
italiano.
Da segnalare, fuori dai tempi il siciliano Alessio Palumbo, il portoghese
Joao Fernandes e il cinese Rong Zai Su delllo Zongshen Team. A loro, l’ultima
chance di prendere il via del GP del Portogallo sarà il turno di
prove ufficiali di domani.
Una nuova astronave per l’alieno Bautista Una nuova pole provvisoria per il neo campione del mondo 125cc
Alvaro Bautista nella stagione 2006 che sta utilizzando una moto totalmente
nuova.
Si tratta dell’Aprilia 125 RSA, evoluzione dell’attuale RS
campione del mondo. Alla fine del primo turno di prove ufficiale Bautista
ha fatto segnare il miglior tempo in 1’46”493, che è
anche il miglior giro in assoluto mai realizzato nella rinnovata pista
di Estoril.
Stiamo parlando di una moto completamente nuova, che stabilisce nuovi
riferimenti in ambito tecnico: il classico sistema di alimentazione a
disco rotante, da sempre segno distintivo delle moto da corsa Aprilia,
rimane ma cambia la sua ubicazione. Invece di essere installato direttamente
sull’albero motore, nella parte destra del motore, è stato
posizionato nella zona posteriore del cilindro grazie ad una soluzione
di rinvii del moto dell’albero motore stesso.
La nuova RSA non eredita nulla, o quasi, dalla RS. Nuovi i carter motore,
il telaio e la carena, con la caratteristica presa d’aria frontale
che alimenta l’inedito airbox, ora inserito nel corpo moto. Il progetto
RSA è stato sviluppato dalla equipe tecnica di Gigi Dall’Igna,
responsabile tecnico reparto corse Aprilia.
La moto, che ha iniziato a percorrere i primi chilometri già lo
scorso anno, è stata sviluppata durante tutto l’arco della
stagione. Per il suo debutto si è atteso che la battaglia per il
titolo si risolvesse, per coinvolgere Bautista nello sviluppo in gara
del progetto che ha approfittato dell’occasione per personalizzare
la nuova RSA con i colori della bandiera spagnola in omaggio al suo primo
titolo mondiale.
“Sono davvero molto soddisfatto – ha commentato Alvaro Bautista
alla fine del turno di qualificazione – Stamattina abbiamo avuto
un problema con la nuova moto e ho dovuto utilizzare la RS, ma nel pomeriggio
è stato tutto risolto ed ho scelto di fare tutte le prove ufficiali
con la RSA. Sono particolarmente contento perché sono riuscito
a fare subito una pole, seppur provvisoria! Per essere la prima volta
che ci si confronta con gli altri in pista, c’è solo da essere
felici. Con il campionato ormai già conquistato, avere la possibilità
di sviluppare una nuova moto è per me uno stimolo in più
e sono felice di poter dare il mio aiuto.”
Alle spalle di Bautista, solo Mika Kallio e la sua KTM sono sembrati
in grado di avvicinare il passo dello spagnolo. Mattia Pasini, in sella
alla RS, è terzo. anche lui vorrebbe la nuova creatura di Aprilia,
almeno per chiudere il campionato e chissà, magari anche la sua
avventura in 125. Pasini vorrebbe infatti fare il salto nella categoria
superiore, ma per il momento nessuno si è fatto concretamente avanti.
Chiude la prima fila Gabor Talmacsi. In seconda fila Hector Faubel, compagno
di squadra di Bautista e Pasini, che lo scorso anno aveva vinto la gara.