News
news 2006
news 2005
Test invernali 2005
news 2004
Test invernali 2004
news 2003
Test invernali 2002/2003
news 2002
Test invernali 2001/2002
news 2001
Tutto il motomondiale 2001
curiosità news foto risultati
YAMAHA A JEREZ - GP DI SPAGNA 28/4/04
La Yamaha con Rossi scommette Rossi vuole un'altra vittoria
Checa a caccia del risultato Brivio: obiettivo vittoria in ogni gara
 

Il punto di vista tecnico
I 4,423 km del circuito di Jerez non possono più essere considerati la prima scelta come pista per fare test, ma la sua presenza, ormai da molti anni, nel calendario della MotoGP e la posizione che permette di sperare in condizioni meteorologiche buone, ne fanno una delle mete preferite per i test pre-stagionali.

Visto che il Team Gauloises Fortuna Yamaha quest’anno ha scelto di fare molti test in Malesia ed Australia, le prove sul circuito di Jerez si sono limitate ai due giorni, condizionati dal cattivo tempo, di test IRTA.

Sul circuito andaluso sono state effettuate alcune modifiche basilari per garantirne la sicurezza; in particolare sono state ingrandite le vie di fuga come diretta conseguenza dell’aumentata potenza e velocità delle MotoGP, ma questo è solo uno degli ammodernamenti apportati al circuito.

La pista di Jerez presenta cinque curve a sinistra e otto a destra, ha un buon grado d’elevazione e cambi di pendenza (nonostante il circuito possa sembrare piatto a prima vista).

La necessità di mantenere traiettorie precise fa sì che la messa a punto debba essere molto rigorosa e, al fine di sfruttare al meglio i rettilinei tra una curva e l’altra, è necessario che la risposta dell’acceleratore sia pulita e regolare ad ogni regime. Con un rettilineo principale di soli 600 metri, Jerez non è un circuito veloce in senso classico, ma è invece ormai molto vicino ai circuiti all’avanguardia in cui la sicurezza ha standard altissimi e il pubblico ha una visuale completa di tutto il circuito. La potenza massima non viene utilizzata con frequenza, visto che il fattore chiave è un assetto che permetta la massima stabilità nonostante i frequenti cambi di direzione.

Alcune frenate violente lungo il circuito fanno spesso la differenza sul risultato finale, mentre il fondo della pista non si contraddistingue né per essere uno dei più lisci né uno dei più abrasivi del calendario.

Avendo molti riferimenti del circuito di Jerez, ricavati anche dalla passata stagione, la messa a punto della moto dovrebbe avvenire in modo relativamente veloce, e la battaglia per la pole si presenta nuovamente molto combattuta. La necessità di far bene già durante le prove è addirittura aumentata quest’anno, visto che la griglia di partenza delle MotoGP è stata modificata per avere tre piloti, mentre fino all’anno scorso ne aveva quattro. Quindi qualificarsi in prima fila è diventato un compito ancora più difficile.

indietro

Sito web realizzato da After S.r.l.