L'assetto a Le Mans
Le Mans è un tracciato formato da una serie di curve da prima
e da seconda raccordate fra di loro da lunghi rettilinei, con solo qualche
chicane ad interrompere il rettifilo verso il prossimo rampino.
Un disegno del passato che non crea troppe preoccupazioni ai tecnici,
per quanto riguarda l'assetto.
La curva 3 e la curva 5 sono i punti più favorevoli ai sorpassi,
per questo motivo lì si ricerca la massima stabilità in
frenata, cosa non sempre semplicissima perché la forcella si
comprime molto ma deve rimanere capace di assorbire le asperità
dell'asfalto e nel contempo non squilibrare la moto a causa del repentino
trasferimento di peso che avviene in staccata.
Il primo intervento che si effettua è quello di irrigidire la
forcella in compressione, visto che le irregolarità dell'asfalto
sono meno pronunciate rispetto a Jerez. Nel contempo si lavora sul ritorno,
in modo che l'estensione sia controllata adeguatamente.
In generale a Le Mans si usano le molle delle forcelle più dure
di tutto il mondiale, a testimonianza di quanto sul circuito francese
siano brusche le decelerazioni.
Per evitare che nelle violente frenate il posteriore si alzi troppo,
ingenerando instabilità, si cerca di tenerlo basso posizionando
adeguatamente l'ammortizzatore, per tenere sotto controllo il centro
di gravità ed impedire che la ruota posteriore si sollevi da
terra.
Come sempre si tratta di trovare il compromesso migliore, perché
più si cerca la stabilità in frenata, meno la moto risulta
agile nei cambi di direzione. A Le Mans, comunque, l'esperienza dimostra
che è più importante la decelerazione che la velocità
nelle curve.
Del resto abbassando il centro di gravità della ruota posteriore,
si peggiora la capacità del mezzo di tenere la traiettoria in
uscita, così normalmente si utilizza una molla non troppo dura,
ma con una forte pre-compressione, in modo da evitare che la moto si
sieda e nel contempo offra una buona prevedibilità sullo stato
dell'aderenza. Cosa che si ottiene lavorando sulla progressività
della sospensione posteriore, attraverso i leveraggi, per far sì
che il pilota dopo la piega possa rialzare la moto velocemente ed accelerare
al massimo fuori dalle curve.
Quest'anno il circuito è stato completamente riasfaltato, dunque
le condizioni del manto e l'aderenza dovrebbero, a differenza del passato,
essere identiche in tutte le parti del circuito. Ci si aspetta anche
un asfalto più liscio e con meno avvallamenti.