Alla vigilia dei test Irta in notturna in Qatar si continua a parlare ovviamente dei rischi che si possono correre gareggiando di notte alla luce dei fari.
Sull'argomento è tornato il CEO della Dorna, Carmelo Ezpeleta, in occasione del pranzo di gala organizzato all'Hotel Intercontinental di Madrid da "Europa Press", nei giorni scorsi.
"Come sempre quando si introduce una novità ci sono dei detrattori - ha detto Ezpeleta - inizialmente con il governo del Qatar si parlò di una prova in notturna per evitare il caldo. L'illuminazione comunque potrebbe divenire un problema solo in caso di pioggia, perché evidentemente le potenti luci delle lampade si rifletterebbero sull'asfalto. In caso di pioggia, dunque, cambieremo semplicemente gli orari e disputeremo il Gran Premio di giorno".
Detta così sembrerebbe facile, ed invece non lo è. Parlando infatti nel corso dell'ultimo test svoltosi a Jerez con i responsabili di Michelin e Bridgestone è emerso che entrambi i costruttori di pneumatici hanno inviato in Qatar pneumatici di mescola adatta a disputare il Gran Premio con le condizioni ambientali previste sul circuito di Losail di notte, quindi con temperature oscillanti fra i 10° ed i 15°.
In Qatar infatti, come in tutti i luoghi desertici, c'è una grande escursione termica fra il giorno e la notte.
A meno che, dunque, i francesi ed i giapponesi si siano sobbarcati un doppio invio di gomme - cosa che non ci risulta - non sarebbe possibile semplicemente cambiare gli orari, semplicemente perché non ci sarebbero pneumatici con mescole adatte alla corsa.
La pioggia, aggiungiamo, non è un evento impossibile in Qatar. Speriamo dunque di ricevere al più presto informazioni dettagliate sul "Piano B", che non può essere semplicemente ridotto ad un "cambieremo gli orari".
Da quanto ci risulta l'unico ad interrogarsi seriamente su questa eventualità, nel corso di colloqui informali all'interno della riunione della MSMA, è stato il direttore sportivo della Ducati, Livio Suppo, il quale non ha ricevuto assicurazioni in merito.