sabato 16/4/2005
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Gibernau dietro Barros nonostante una caduta

Una caduta al mattino, con conseguente botta sulla spalla sinistra, già dolorante per le conseguenze della collisione di Jerez, non ha impedito a Sete Gibernau, di raggiungere la prima fila del GP del Portogallo. La pole, però, è andata al "vecchio" Alex Barros, velocissimo sul circuito di Estoril. A chiudere la prima linea, Carlos Checa, che proprio su questo circuito partì in pole con la Yamaha nel 2002.
"La scivolata ha peggiorato la situazione - ha detto il pilota spagnolo - e per correre sarò costretto ad usare antidolorifici. Al momento, infatti, il mio braccio ha la forza per fare cinque giri".
Valentino Rossi, quarto tempo, ha accolto la notizia con un sorriso, ma non ha potuto fare a meno di notare che il suo rivale, pur avendo praticamente saltato per intero il turno di sabato mattina, è stato egualmente veloce.
"Non è il solo, comunque, i distacchi sono molti contenuti. Credo che sarà una gara di gruppo, come quello che affrontavo nella 125".
Al fianco del Dottore, scatterà questa volta Marco Melandri, capace di centrare il suo giro veloce con il muletto, dopo esser caduto proprio nel turno decisivo a causa di una sfollata.
"Ho commesso un errore da principiante: ho scalato una marcia in più e mi sono ritrovato in prima, per rimediare ho cercato di infilare al volo la seconda, ma ero troppo piegato ed ho sfollato".
La seconda fila, tutta italiana, è stata completata da Loris Capirossi, molto più a suo agio con la Ducati priva della frizione elettronica.
In terza, con l'ottavo tempo, Max Biaggi, il cui ritmo di gara non rispecchia la qualifica.


Pedrosa non cerca la pole

Pedrosa non ha centrato la pole nel GP del Portogallo, andata invece a Randy De Puniet, ma la notizia è che il campione del mondo spagnolo non la ha nemmeno cercata, preferendo, invece, proseguire nella migliore ricerca della messa a punto della sua Honda. Sia o meno vera, questa storia, è comunque decisamente interessante perché dimostra quando lo spagnolo non tenga conto dei suoi avversari. Se faccia bene o meno, lo scopriremo presto visto che sia lo spagnolo che l'argentino Sebastian Porto hanno messo le loro Aprilia davanti a lui. Come se non bastasse in prima fila è apparso per la prima volta Andrea Dovizioso, che ha proprio Pedrosa nel mirino, anche se forse è ancora un po' troppo presto per lui gettarsi alla sua caccia.


Kallio trenta anni dopo

Se lo scopo della 125 è quello di proporre giovani talenti, questo è stato pienamente raggiunto dal risultato delle prove del GP del Portogallo che hanno visto il dominio di Mika Kallio. Il 22enne finlandese, infatti, ha riportato in pole un uomo del lontano nord. Non accadeva dal 1975, anno in cui Penti Korhonen centrò il giro veloce nel GP della Yugoslavia a cavallo della sua Yamaha 350.
Se, Mika, sia l'erede di Jarno Saarinen, campione del mondo della 250 nel 1972, è presto per dirlo. Intanto, comunque, nel GP del Portogallo dovrà fare I conti con il costante Luthi, con Marco Simoncelli, vincitore del GP di Spagna, ma anche con l'arrembante Pasini, che parte con il settimo tempo alle spalle anche di Faubel, Pesek e Talmacsi.

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