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Barros, il veterano, tira la volata alla Honda

L'attesa per il confronto tra i protagonisti di Jerez è stata grande. Prima della pista hanno parlato i giornali, le riviste e i bar. In fondo Valentino e Gibernau avevano quasi sotterrato l'ascia di guerra. A scatenare ulteriormente la polemica è stata una lettera aperta ai piloti da parte di Zerbi, il Presidente della Federazione Internazionale. Nello scritto, Zerbi invitava le parti a continuare nella competizione ma a non cercare di riaccendere una lite così serrata in pista. La risposta di Fausto Gresini non si faceva attendere, e la contro-risposta del presidente nemmeno. In un comunicato di poche righe Zerbi da' una severa tirata d'orecchi sia a Gresini ma soprattutto a Gibernau, definendolo addirittura "impiegato". Nelle ultime battute della nota si legge: "Ho inviato questa lettera alla stampa perché il vostro impiegato, violando tutti i principi di educazione e soprattutto del diritto, non ha esitato a tradire la correttezza che lui stesso aveva iniziato." Parlando di moto, alla fine l'ha spuntata Barros, 211 GP al suo attivo, che ha piazzato il miglior giro davanti ad un "dolorante" Gibernau ed al giovane Nicky Hayden. Tre cinque cilindri davanti alla prima Yamaha che, questa volta, è stata quella del texano Edwards. Gibernau, che secondo i medici risentiva a tal punto il contatto con Rossi da mettere in discussione la sua partecipazione al Gp del Portogallo, è sempre stato tra i più veloci. Diversamente Valentino ha avuto il suo da fare a causa di una gomma posteriore che proprio non ne voleva sapere di andare, alla fine il sesto posto era il suo alle spalle anche di Checa che ha fatto volare la Ducati al contrario del dolorante Capirossi, a cui non è bastata, per rimettersi, una visita al Santuario della Madonna di Fatima.Settimo Biaggi, sempre più in crisi. "Secondo voi - ha detto ai giornalisti - Max Biaggi può prendere un secondo dal primo?" Secondo noi no, ma la crisi c'è, inutile negarlo. Da segnalare infine, la caduta di Bayliss. L'ex ducatista, sempre più aggressivo in sella alla Honda Camel, ha aperto troppo presto il gas, la sua RC 211 V si è imbizzarrita e lui è finito a terra colpendo con la testa l'asfalto di Estoril. Per una cosa del genere un motociclista normale si fa 4 giorni di ospedale, lui è tornato al box e ha dato del gas, grande! Domani il turno di prove ufficiali, la battaglia della MotoGp inizia sabato.


Pedrosa è sempre lui

Cambia poco rispetto a Jerez in 250. Pedrosa ha decisamente una marcia in più, oltre a 20 chili in meno dei suoi avversari. Sebbene nel primo turno di prove ufficiali abbia rifilato a De Puniet "solo" 29 centesimi, lo spagnolo sembra quello con le idee più chiare nella quarto di litro. De Puniet, dicevamo, ha girato forte e sebbene non sia l'indole del pilota quella di mostrare soddisfazione per un secondo posto, ecco che appare giustificata la soddisfazione del francese. "La moto non ha dato problemi - ha detto De Puniet - tutto è andato per il meglio, sono soddisfatto." Evidentemente si può poco contro il campione del mondo in carica che per il secondo anno sembra intenzionato a lasciare agli avversari solo le briciole. Terzo, ma due volte a contatto con l'asfalto portoghese è Sebastian Porto. L'argentino è soddisfatto per la prima fila ma non si riesce a spiegare il perché dei due tuffi nella stessa curva. Qualche problemino all'anteriore deve esserci, anche perché, prima di uscire dal box,Porto non faceva altro che indicare la forcella della sua Aprilia ufficiale. In grande spolvero De Angelis che ha lavorato tutto il turno con le gomme da gara. Il passo è buono ma il pilota di San Marino si vuole prendere con calma. "Sono ancora lontano dai primissimi - ha detto Alex - devo fare le cose senza fretta. Ora il mio obiettivo è Porto, arrivato a lui, potrò pensare di andare ad insidiare Pedrosa, se anticipo le tappe rovino tutto e non posso permetterlo." In difficoltà il compagno di squadra di De Angelis, Simone Corsi. Caduto anche lui nel pomeriggio, Simone è in 12° posizione. La moto è quella buona, il pilota lo sta diventando. Indietro ma non troppo Locatelli. L'ex campione del mondo della 125 non è riuscito a fare meglio dei debuttanti Lorenzo e Dovizioso che lo precedono.


Kallio mette le ali, Pasini lo rincorre

Dopo Jerez, non si ferma la carovana mondiale. Il Calendario 2005 non lascia spazio al relax ed ecco che si accendono i riflettori sulla seconda tappa della serie, il Gp del Portogallo. Nel primo giorno di prove ufficiali della classe 125 è un finlandese il più veloce di tutti. Si tratta di Mika Kallio, su KTM non abbassa il record della pista, fatto segnare lo scorso anno da Hector Barbera, per quasi mezzo secondo. Il finlandese volante si presenta in pole provvisoria con il tempo di 1'45"957 e rifila oltre 4 decimi a Mattia Pasini. In gruppi diversi i due piloti si sono affrontati a colpi di caschi rossi accesi e di passaggi al ribasso in una sessione di prove ufficiali caratterizzata dal tempo incerto e instabile. Pasini si è dimostrato sempre attento e preciso nelle risposte al finlandese ma alla fine non ha potuto più della seconda piazza sullo schieramento provvisorio dell'Estoril.
"Abbiamo fatto un ottimo lavoro - ha detto il pilota di Totti - provando molte soluzioni efficaci per la moto. Il morale è alto e sono contento di essere li davanti."
Qualche difficoltà per Simoncelli. Il lungo pilota vincitore nella gara di apertura di Jerez non è riuscito a fare meglio del quinto tempo. Marco non si è perso d'animo e testimonia con il suo miglior sorriso le intenzioni per la giornata di domani. "oggi ho trovato traffico alla fine del turno - ha detto Simoncelli - dobbiamo migliorare qualcosa al livello di motore ma domani sarò più in alto."

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