Sachsenring

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FP1
QP1
i piloti
FP2
QP2
i piloti
WP
gara
i piloti
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La curiosità
1° classificato 500
Alexandre Barros
1° classificato 250
Olivier Jacque
1° classificato 125
Youichi Ui
2° V. Rossi
2° T. Ukawa
2° R. Locatelli
3° K. Roberts
3° S. Nakano
3° M. Giansanti
23/07/00 - giorno di gare - il fatto
Da ragazzino il suo idolo era Ayrton Senna ed il suo compagno di sfide Rubens Barrichello. Con queste premesse era evidente che, prima o poi, Alex Barros - pilota Cagiva dal '90 al '92 - sarebbe diventato un cliente scomodo. Lo ha scoperto, ieri, Valentino Rossi che ha perso nella più impegnativa staccata del circuito, a due giri dalla conclusione, una gara che avrebbe potuto anche vincere, dopo aver recuperato dal 16° al primo posto dopo una brutta partenza. Purtroppo per lui sulla strada del trionfo ha trovato l'interprete per eccellenza della frenata al limite, il pilota che tutti sanno essere impossibile da superare in frenata. Per questo motivo, ed a causa di una sbavatura nel finale - è arrivato lungo in un ingresso di una curva e per non tamponare il brasiliano è stato costretto a modificare la traiettoria, perdendo il contatto - Rossi non è così riuscito nell'impresa di vincere il suo secondo Gran Premio a due settimane di distanza dal primo. Quella fra i due, comunque, non è stata una gara solitaria, ma una mischia alla quale hanno partecipato, oltre a Barros ed a Valentino, Loris Capirossi, Kenny Roberts e Max Biaggi. E se, al 30° giro, il sorpasso di Barros su Rossi è sembrato al limite, quello successivo di Roberts su Capirossi lo ha anche superato, come ha testimoniato la collisione, con conseguente uscita sul prato, che è costata all'imolese non solo il podio, finito nelle mani dell'americano, ma addirittura due posizioni, visto che nel finale si è ritrovato addirittura sesto, alle spalle di Okada e Biaggi. E' stata una gara coraggiosa, quella del Corsaro. In difficoltà con la sua Yamaha, alle prese con problemi di trazione, Max non ha mai mollato, ma neanche mai ha potuto attaccare. Biaggi, comunque, è stato il migliore dei piloti Yamaha in pista, davanti a Laconi (7°) e Checa (9°), che ha fatto quel che ha potuto dopo la caduta nelle prove di sabato. A punti è finito anche Cadalora (14°), al suo esordio con la Modenas-KR3, così come Paolo Tessari con l'artigianale Paton. A cinque gare dalla conclusione il mondiale della 500 vede sempre in testa Roberts, con Checa ancora secondo (a -38 punti) e Rossi terzo (a - 49), lo stesso distacco che ha Capirossi. La vittoria, purtroppo, non è sfuggita agli italiani solo nella 500, ma anche nelle altre due cilindrate, 250 e 125, vinte rispettivamente da Olivier Jacque e Youichi Ui . Se il francese, è stato il dominatore solitario della quarto di litro, davanti ad Ukawa e Nakano, dopo l'uscita di scena di Marco Melandri, ritiratosi quasi subito per problemi di pneumatici, il giapponese della Derbi ha controllato a sua volta la minima cilindrata davanti alla coppia dell'Aprilia composta da Roberto Locatelli e Simone Sanna. Due gare quasi allo specchio poiché caratterizzate entrambe da un incidente al via. Se nella 250 a farne le spese, però, è stato principalmente Ralf Waldmann, costretto così al solito recupero, la 125 ha perso subito nella prima curva, nella carambola innescata da de Puniet, Alex De Angelis, Antonio Elias, Gino Borsoi, Masao Azuma e Manuel Poggiali, oltre al campione del mondo, Emilio Alzamora, costretto a sua volta al ritiro dopo esser rientrato in pista dopo un dritto.

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