La crisi finanziaria della MotoGP è una realtà,
come è indiscutibile che la classe regina del motociclismo non
possa andare avanti solo con la partecipazione dei quattro grandi costruttori
giapponesi.
Per fortuna c’è qualcuno, fra i team manager, che invece
di andare a pietire una moto alla HRC, cerca strade diverse.
Peter Clifford, per esempio, encomiabile per la sua volontà di
far proseguire la sua avventura alla WCM.
A Valencia, per esempio, l’ex giornalista londinese, da tempo trapiantato
in Nuova Zelanda, ha incontrato nientemeno che Osamu Goto, che molti ricorderanno
come Project Leader della Honda in F.1 negli anni ’84-87 (con Williams
e Lotus). Passato nel 1991 alla McLaren, dopo aver vinto, quattro mondiali
costruttori consecutivi (con Piquet, Senna, Prost, Senna), nel 1994 e
fino al 1996 l’ingegnere nipponico fu in forza alla Ferrari, come
manager del settore motori, per approdare infine alla Sauber nel 1997
dove progettò il 3 cilindri GP1.
Oggi Goto rappresenta la Geo Technology S.A., con sede in Svizzera a Les
Vernes, vicino a Montreux.