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Non ne parlerà mai, almeno fin quando il progetto non sarà giunto alla versione definitiva, ma la futura Aprilia ''MotoGP'' con motore a 4 tempi già esiste. Nel reparto corse della Casa veneta, rigorosamente celata agli sguardi indiscreti da papà Jaan Witteven. Il responsabile tecnico annuisce compiaciuto ma svicola come un anguilla ogni volta che le domande diventano troppo indiscrete. Lasciandosi, però, sfuggire sguardi, insolitamente raggianti per un olandese, che confermano ogni freccia giunta al rosso del bersaglio. Presto l'ultima creatura del mago di Noale emetterà in pista i primi vagiti. A fine ottobre, pare. Quando sarà forse troppo tardi per scegliere i due piloti da schierare al via del Motomondiale 2002 nella classe MotoGP. Da tre mesi l'Aprilia ha sollevato un gran polverone senza stringere in mano un solo granello di sabbia. Per le sue doti di collaudatore è stato a lungo rincorso Alexandre Barros. Una trattativa arenatasi quando il brasiliano ha sparato una richiesta d'ingaggio giudicata eccessiva.
Harada
Analogo il motivo che ha congelato la rincorsa a Kenny Roberts jr. Per strapparlo alla Suzuki l'Aprilia avrebbe dovuto sborsare la bellezza di circa due milioni e mezzo di dollari più un altro paio a titolo di penale. Una cifra non indifferente ma pur sempre inferiore a quella necessaria per scritturare Loris Capirossi. Non tanto per l'ingaggio richiesto dall'imolese quanto per chiudere una vertenza di vecchia data. Dopo il licenziamento patito all'indomani della sportellata con Harada che gli valse l'iride della 250 nella volata di Buenos Aires del '98, Loris vanta un credito di sei miliardi di lire. Oltre, ovviamente, a un ingaggio allettante in grado di convincere Capirossi a stracciare, pagando una discreta penale, il suo contratto con il Team West Honda Pons con un anno di anticipo. Il conto della spesa, anche se a Noale stanno valutando ancora questa ipotesi, sarebbe salato. A tal punto da intaccare seriamente la sponsorizzazione della MS.

Il gruppo ETI, da due anni sponsor principale della Aprilia, sarebbe probablmente disposta ad allargare ulteriormente i cordoni della borsa per avere in squadra un pilota italiano di grido come Capirossi. Anche perché Max Biaggi e Valentino Rossi, uomini simbolo di Yamaha e Honda, sono praticamente irraggiungibili. Un vero toccasana economico sarebbe stato, invece, l'accogliere a braccia aperte lo spagnolo Alex Criville. Un'operazione ben vista dalla Repsol-Ypf, l'azienda petrolifera iberico-argentina che da anni supporta lo squadrone HRC, anche se l'ex iridato della mezzolitro è un pilota considerato ormai alla frutta. In caso contrario ben difficilmente la Honda lo avrebbe destinato al pensionamento in un team satellite per la prossima stagione. L'alternativa l'Aprilia potrebbe cercarla in casa propria. Passando il giovane Roberto Rolfo alla classe regina, magari in compagnia di Harada che ha già corso in 500 con la bicilindrica veneta. Sempre che Tetsuya, come sembra, non voglia emigrare alla Honda. Considerando come è stata portata avanti anche la trattativa con Toni Elias, promessa iberica in cerca di una 250 ufficiale per l'anno prossimo con l'appoggio di pesanti sponsor spagnoli, risalta in maniera sempre più evidente la mancanza in Aprilia di un team manager. Di una figura in grado di pianificare programmi e strategie, in gara come a lungo termine. Un personaggio chiave come lo era il poliedrico Carlo Pernat, attuale manager personale di Capirossi. Forse ancor prima di un buon manico in quel di Noale dovrebbero cercare proprio un manager.


06/10/2001

 

 

 

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