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LE GOMME A MOTEGI
GP GIAPPONE 3/4/5 ottobre 2003

La Michelin regna sulla classe regina del motociclismo dal 1992, ha vinto più di 80 Gran Premi consecutivi e quest'anno ha conquistato vittorie e pole di tutte e 12 le gare disputate.
Il dominio della casa francese non è senza opposizione: la Dunlop ha proseguito senza interruzione la sua sfida, nonostante domini la 250, mentre è scesa in campo anche la Bridgestone da tre stagioni.
Quanto è accaduto a Rio - il terzo posto di Tamada, terzo con le gomme giapponesi - renderà probabilmente e finalmente più interessante la sfida delle gomme anche a Motegi.

"Quello giapponese non è un circuito difficile - spiega Nakano - ma è piuttosto duro per gli pneumatici, perché non è facile scegliere la mescola giusta a causa dello stress che la gomma posteriore subisce per le violente accelerazioni".

Nella maggior parte del tracciato non esistono punti cruciali...tranne uno.
"Io penso che il tempo si faccia nelle successioni di esse fra la curva 4 e la curva 7 - spiega Nakano - si tratta di curve veloci, che piacciono quasi a tutti. La prima parte del tracciato, invece, annoia. La curva 1 e la 2 non sono divertenti ed è anche molto difficile superare".

Shinja, che ha uno stile di guida molto morbido, è fra i piloti che maggiormente hanno apprezzato la nuova copertura anteriore della Michelin.

"Nel passato ho avuto un po' di problemi con l'anteriore - spiega Nakano - così usavo spesso una gomma morbida, che però non è sempre la scelta ottimale. Con il nuovo pneumatico, invece sono più libero di fare le mie scelte, perché la confidenza con l'avantreno è sempre ottima".

29/9/2003

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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