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       I 
        SEGRETI DELL'ASSETTO A BRNO 
          
        Il circuito di Brno ha un disegno relativamente semplice ed è poco 
        impegnativo, tecnicamente parlando. Non ci sono, infatti, brusche frenate, 
        né le varie curve differiscono troppo fra di loro. Il fatto che 
        abbiano, prevalentemente, il raggio costante avvantaggia gli "scivolatori", 
        i piloti cioè in grado di far "scorrere" la moto in modo 
        da poter affrontare le curve con una elevata velocità. Non è 
        un caso, quindi, che il re indiscusso di Brno sia Max Biaggi, capace di 
        trionfare nel GP della Repubblica Ceca per ben sei volte, due nelle quali 
        in 500, nel '98 con la Honda e l'anno passato con la Yamaha. 
        Anche se Brno non è classificato fra i circuiti difficili, interpretarlo 
        alla perfezione non è facile: più di una traiettoria, apparentemente, 
        è permessa, ma solo una, in effetti, è la più veloce. 
        Non è un circuito piatto, quello Ceco, ma l'altimetria non è 
        drammatica e le curve non sono contropendenti, l'asfalto, inoltre non 
        mangia le gomme. A causa di queste particolarità l'assetto non 
        riguarda un'aerea specifica del telaio, o delle sospensioni, quanto piuttosto 
        va raggiunto un buon bilanciamento generale, sia nelle curve in appoggio 
        che nei rapidi cambi di direzione. Spesso, per evitare che venga caricato 
        troppo l'avantreno al centro curva si cerca di spostare il peso leggermente 
        sulla ruota posteriore, evitando però che il pilota perda confidenza 
        con l'anteriore. 
        E' un assetto morbido, quello che si cerca a Brno: sia la forcella che 
        l'ammortizzatore posteriore vengono tenuti sul soffice, perché 
        nessuna brusca frenata interviene normalmente a destabilizzare la moto. 
        La messa a punto del motore segue quella del telaio: Brno richiede una 
        risposta progressiva e costante dai medi agli alti regimi. La scorsa stagione 
        Biaggi vinse utilizzando le coperture Michelin da 17". Quest'anno 
        probabilmente verranno utilizzate quelle da 16,5" che offrono una 
        migliore durata e tenuta, specie nelle curve veloci percorse con una piega 
        costante ed accentuata. 
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