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       DUNLOP 
        STUDIA UNA GOMMA SUPERLARGA 
          
        Gli ottimi tempi realizzati da Daijiro Katoh con la Honda NSR 2001 gommata 
        Dunlop hanno riproposto, a Jerez, la novità dell'arrivo di due 
        nuovi gommisti nella massima cilindrata. Per uno, la Dunlop, si tratta 
        di un ritorno, visto che la casa Inglese ha vinto l'ultimo Gran Premio 
        nella 500 a Donington,nel 1998, con Simon Crafar.  Per 
        il secondo, la Bridgestone, di una new entry, anche se la casa giapponese 
        è presente da qualche stagione nella 125, per non parlare della 
        sua presenza in F.1, ovviamente. 
        La Dunlop sarà in pista con una varietà di marche impressionante: 
        la prima squadra a firmare è stato il teal Red Bull Yamaha di McCoy 
        ed Hopkins e, a seguire, si sono legati alla casa gestita dall'abile manager 
        anglosassone Jeremy Ferguson, il team Honda-Gresini con Katoh (che però 
        deve ancora decidere e lo farà dopo un test con la Michelin), quindi 
        la Suzuki, che schiererà la nuova XEO V-4 1000 con Roberts jr. 
        e Gibernau ed infine l'Aprilia. 
        La Bridgestone, invece, alla squadra originaria, quella di Erv Kanemoto, 
        che ha provato in giro per l'Europa con Nobuatsu Aoki, prima di firmare 
        con Van Den Goorbergh, si è affiancata la Proton KR3 per la quale, 
        probabilmente, guiderà proprio il pilota giapponese. 
        "Abbiamo provato, finora, più di 3000 pneumatici - ha spiegato 
        a Jerez il manager della bridgestone; Thomas Sholz - effettuando più 
        di 15.000 Km. Siamo stati sulle piste di Jerez, Brno, Barcellona, Valencia 
        e Mugello. A fine dicembre, poi, andremo a Phillip Island, quindi il prossimo 
        anno saremo a Sepang". 
        A Jerez la Bridgestone ha portato otto gomme anteriori e sei posteriori. 
        "L'anteriore è una gomma piuttosto buona - ha detto Van Den 
        Goorbergh - quando sono caduto è perché stavo effettuando 
        un test di durata con lo pneumatico praticamente finito. Per quanto riguarda 
        la posteriore c'è ancora un po' da lavorare. C'è aderenza, 
        ma dobbiamo veririficare la durata. Siamo un po' in ritardo con le gomme 
        da 16.5 perché Aoki, non correndo, ha perso un po' il contatto 
        con i Gran Premi e non si è accorto che questa era la tendenza. 
        Da parte mia devo ancora adattarmi alla moto ed alle gomme. E' tutto nuovo 
        per me. La mole di lavoro da fare è enorme". 
        Un problema, questo, che non ha la Dunlop che può contare non solo 
        su quattro squadre, ma addirittura su quattro moto diverse: Yamaha, Honda, 
        Suzuki ed Aprilia. 
        "La nostra base di partenza sono i pneumatici che abbiamo utilizzato, 
        e che continueremo ad usare, nella Superbike - confessa Ferguson - l'anteriore 
        è praticamente identico, nel caso di Katoh con una mescola un po' 
        più dura perché a Daijiro piace così. Per la posteriore, 
        invece, stiamo lavorando, oltre ch0 sulle mescole sui profili, ed anche 
        sulle dimensioni. Rimanendo sul diametro 16.5 è probabile che proveremo 
        pneumatici più larghi degli attuali. Una supergomma che sperimenteremo 
        per dare ai piloti una maggiore superficie di contatto con l'asfalto". 
       
        29/11/2001 
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
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