|  
       LA 
        MICHELIN ED IL CHATTERING 
          
        Nonostante il tentativo di assalto al trono operato da Dunlop e 
        Bridgestone, il regno della Michelin è ancora saldissimo nella 
        classe regina. Merito del mostruoso know-how della casa di Clermont Ferrand, 
        ma anche dei suoi tecnici che conoscono stile ed esigenze dei piloti uno 
        ad uno. Sono loro, spesso, ad avere l'ultima parola non solo sulla scelta 
        di un determinato pneumatico, ma anche sulla migliore messa a punto per 
        tirare fuori il meglio dalla combinazione gomma-sospensioni. 
      "I fenomeni di saltellamento, quel che i piloti chiamano 
        chattering - spiega Emmanuel Fournier, Grand Prix manager della Michelin 
        - dipendono dall'interazione di tre elementi: telaio, sospensioni e pneumatici, 
        che si comportano come altrettante molle. Quando la flessione di questi 
        tre componenti entra in risonanza si ha il saltellamento". 
      Il chattering non compare in tutti i circuiti, ma nel prossimo, 
        Brno, sembra essere uno dei nemici più insidiosi. 
        "Qualcuno dice che il tracciato Ceco è liscio, ma noi non 
        siamo di questa opinione - riprende il tecnico - secondo noi è 
        abbastanza ondulato perché l'asfalto è vecchio e su questo 
        circuito si corrono diverse gare di camion. Sicuramente dal punto di vista 
        della scelta della mescola Brno non è un problema, anche perché 
        avendo otto curve a destra e sei a sinistra consuma lo pneumatico in modo 
        abbastanza uniforme. Ciò che è importante, però, 
        su questo tracciato è scegliere la gomma anteriore. Una cosa ovvia 
        visto che per ottenere una elevata velocità di percorrenza della 
        curva, vitale su questo tracciato, bisogna avere grande confidenza con 
        l'anteriore". 
      La Michelin ha provato già due volte a Brno con le 
        quattro tempi, con la Yamaha a luglio dell'anno scorso e con la Honda 
        lo scorso giugno. 
        "In occasione degli ultimi test abbiamo provato con una gomma posteriore 
        con un profilo che noi chiamiamo S2 - ha rivelato Fournier - ma nel frattempo 
        abbiamo sviluppato una nuova copertura da 16,5 pollici che vanta una maggiore 
        superficie di appoggio, l'S4. Con la Honda, a Jerez, i miglioramenti sono 
        stati significativi, con un aumento della trazione, e crediamo che a Brno 
        useremo questa gomma che, peraltro, non ha manifestato problemi di saltellamento". 
      Ma qual è il pilota più sensibile nella scelta 
        delle gomme? 
        "Spesso Max Biaggi usa mescole più tenere di quelle adoperate 
        dai suoi rivali - confessa Daniel Croispine, il tecnico della Michelin 
        che segue il campione romano - può farlo perché ha uno stile 
        di guida molto pulito e non strapazza le gomme. Ciò gli da un certo 
        vantaggio nelle prime fasi della gara. Altri al suo posto, con la medesima 
        scelta, non riuscirebbero a finire il Gran Premio". 
       
        19/8/2002  
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
         |