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        YAMAHA METTE A NUDO L'M1 
          
        La Sauber mostra l'evoluzione 2 del suo tre cilindri in Svizzera, dopo 
        che la Honda ha fatto vedere da vicino il suo cinque cilindri RC 211V 
        e cosa fa la Yamaha? Bè, niente di meno che farci vedere l'intera 
        moto nuda! Ecco dunque ciò che i fotografi hanno sognato e che 
        la casa ha deciso di rendere pubblico. 
          
        L'M1 "nuda" mostra che il prototipo quattro tempi non è 
        propriamente l'evolzione di una R1 o, peggio una R8 ricostruita. Il telaio 
        è infatti chiaramente derivato da quello della 500 YRR da Gran 
        Premio, addirittura irrobustito per tenere a bada la coppia del quattro 
        cilindri in linea. Identiche sembrano le forcelle, i freni e l'ammortizzatore 
        posteriore. 
        Difficile da queste immagini intuire altri segreti. Ciò che la 
        Yamaha non rivela, però, ve lo diciamo noi: nei test pre-gara di 
        Brno Carlos Checa ha percorso il miglior giro in 2'00", sotto il 
        record della pole di Max Biaggi e, durante una simulazione di Gran Premio 
        ha girato 40" sotto il tempo record di Biaggi dell'anno precedente. 
        Ciò vuol dire più veloce di Rossi (che però ha rallentato 
        dopo la scivolata di Max) in gara 2001. Cosa vuol dire ciò? Non 
        che la M1 è un "mostro", ma più semplicemente 
        che il suo sviluppo è a buon punto.  
          
        Non dimentichiamo, infatti, che da simulazioni effettuate al computer 
        le Gpone dovrebbero, fin dal prossimo anno, realizzare tempi sul giro 
        inferiore di un secondo, un secondo e mezzo, inferiori a quello delle 
        attuali 500. 
        Un'ultima chicca: sembra che la prima versione della M1 (che non raggiunge 
        i 990 cc consentiti dal regolamento) avesse 230 cv, ridotti poi ad "oltre 
        200" per rendere l'erogazione della potenza più dolce. Vera 
        arma dei quattro tempi contro gli scorbutici due. 
      05/09/2001  |